Non sta ancora piovendo e il distinto signore bustocco sente di poter fare la spesa in tranquillità. Esce, Carmine Nappi, a Beata Giuliana con il suo girello.
Il maltempo lo coglierà di sorpresa, la solidarietà ancora di più. Lo racconta il figlio Raffaele, commosso da quanto è accaduto al suo papà: un piccolo gesto, che tuttavia sprigiona fiducia in tempi così contorti. Che riporta indietro, alla comunità in cui non si era mai soli. In cui anche le difficoltà potevano sciogliersi semplicemente. E finisce con il Signore degli Anelli.
«Arrivo da Milano a Busto sotto la pioggia. Apro la porta e trovo mio padre che sta svuotando due sacchetti agganciati al suo trabiccolo deambulante. Io: "Ma sei andato a fare la spesa con questo tempo? ". E lui: "Sì, mi sentivo bene. Prima non pioveva". E inizia a raccontarmi che, una volta uscito dalla Coop, si era rassegnato a prendersi una discreta lavata d'acqua piovana».
Già, il meteo ha ribaltato implacabile il suo volto e riversa la furia sui passanti. Il signor Carmine non sa però che si sta per fermare un buon samaritano, anzi più di uno.
«Un'auto con a bordo una famiglia nordafricana accosta - narra infatti il figlio - scende l'autista e gli offre un ombrello dicendogli: "Lo usi fino a casa e lo lasci fuori dal cancello che lo recupero". Mio padre si è commosso, e anch'io un pochino mentre lui raccontava».
C'è del buono in questo mondo, padron Frodo. È giusto combattere per questo.
La citazione di Raffaele è un omaggio a una storia e alla realtà che si abbracciano sotto la pioggia. E come accade con un film, ci piace guardare e riguardare questa scena: l'ombrello che viene offerto a Carmine sotto l'acquazzone e lui, una volta raggiunta la meta, che lo lascia lì sul cancello con un sorriso, come un pegno di amicizia.