Cosimo Orrù, è stato un magistrato di origine sarda, trasferitosi a Busto Arsizio negli anni del fascismo. È stato uno dei tanti che hanno partecipato a questa lotta per la libertà. Per questo fu deportato in un campo di concentramento il 20 giugno 1944 dove, a causa delle angherie subite, perse la vita pochi mesi dopo, a 35 anni. Una lapide in Tribunale a Busto Arsizio, dove operava come giudice, ne ricorda l'impegno e il servizio in nome della Patria. Dal ricordo annuale di Busto Arsizio è nato anche un museo in sua memoria nel paese d’origine in Gallura.
Importanti le parole del sindaco Emanuele Antonelli, che ha ricordato quanto fatto da Cosimo Orrù, nel primo momento ufficiale delle celebrazioni per il 25 Aprile: «Ha passato una vita avventurosa - ha sottolineato il primo cittadino - ma sempre dalla parte giusta, perché ha lottato e difeso la libertà». E poi, ricordando quello che sta accadendo in Ucraina: «Orrù è uno dei tanti che ci ha permesso di essere qui oggi in questo momento, di poter fare queste cose, aggiungo anche in un periodo come questo, se vogliamo ricordare cosa sta succedendo in Ucraina».
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