«L’Unione Europea ha una responsabilità fondamentale nel garantire il rispetto dei corridoi umanitari».
Ingresso dell’Ucraina nella Ue? Meglio non «farneticare soluzioni illusorie». E sulle sanzioni, «occorre prevedere nel breve nel breve periodo un fondo di compensazione».
Sono alcuni dei concetti espressi da Isabella Tovaglieri, eurodeputata leghista di Busto Arsizio, ospite questo pomeriggio della trasmissione di Raiuno “Oggi è un altro giorno”.
«Insignire di un'onorificenza le truppe presunte responsabili dell’orrore di Bucha è certamente una provocazione intollerabile» ha risposto, alla conduttrice Serena Bortone, Tovaglieri, che è anche componente del Consiglio comunale di Busto, recentemente protagonista di una non semplice discussione sulla condanna all’aggressione russa (leggi qui).
«È un voler alzare il tiro e una provocazione. È chiaro, dopo oltre cinquanta giorni di guerra, che il vero obiettivo militare della Russia di Putin siano di fatto i civili: la popolazione è sotto attacco».
Tovaglieri ha sottolineato che «l’Unione Europea ha un ruolo fondamentale nel garantire concretamente che i corridoi umanitari vengano rispettati per consentire alla popolazione civile sotto assedio di fuggire. Soprattutto per quanto riguarda i minori: quelli che hanno perso la vita dall’inizio del conflitto sono circa duecento e i feriti ormai non si riescono a contare».
Sull’ingresso dell’Ucraina nella Ue, ha sostenuto che «se è stato già un errore illuderli che il percorso di ingresso fosse semplice, è ancora più grave continuare a farneticare soluzioni illusorie. L’ingresso nell’Ue, che nel breve periodo potrebbe sembrare una dichiarazione provocatoria che non possiamo permetterci, è comunque una pratica lunga, anche se dovessimo decidere di attivare procedure di emergenza».
Ma ciò «non vieta all’Unione Europea, come già sta accadendo, di difendere un popolo e le sue istituzioni democratiche».
«Impraticabile», al momento, anche l’ingresso di Finlandia e Svezia nella Nato: «Ma questi Paesi già fanno parte dell’Unione Europea, che in caso di invasione non starebbe certamente a guardare».
Capitolo sanzioni: «Avranno un riflesso dal punto di vista economico». Pertanto è importante che «i Paesi membri dell’Unione Europea siano messi in condizione di sostenere con forza queste sanzioni. Occorre prevedere nel breve periodo un fondo di compensazione per quei paesi, ad esempio l’Italia, che stanno applicando rigorosamente le sanzioni ma che sono molto esposti rispetto alla Russia per le percentuali importanti di importazioni per quanto riguarda il gas. Altrimenti presteremmo il fianco a Putin».