Politica - 14 aprile 2022, 13:44

Maggioni: «Troppi confronti rinviati a Busto. Così si rischia di calpestare il buon senso»

Il capogruppo del Pd: «Rimandata per l’ennesima volta la discussione dell’interrogazione sulla raccolta puntuale a Sant'Edoardo, proposta dei gruppi di minoranza»

Maurizio Maggioni

Maurizio Maggioni

«È un caso emblematico di  come la gestione del Regolamento del Consiglio possa calpestare il buon senso», così esordisce Maurizio Maggioni, capogruppo del Pd in consiglio comunale a Busto Arsizio.

II riferimento diretto è a un caso: «Il 28 febbraio a seguito di tante segnalazioni dei residenti a Sant'Edoardo  nove consiglieri (di Pd, Riforme Popolo e Libertà, Busto al Centro e Progetto in Comune) hanno chiesto chiarimenti e proposto precise azioni circa la cosiddetta “sperimentazione della raccolta puntuale dei rifiuti”. I cittadini denunciano di dover tenere in molti casi i rifiuti sui balcone con i miasmi già sperimentati nelle  stagioni calde. Forse il Consiglio ne discuterà il 27 aprile, dopo due ripetuti rinvii. Ma potrebbe però essere di nuovo trasferita. A maggio?  E quando poi si arriverà a deliberare nel merito?» 

Usa la parola emblematico, però, per un motivo, sottolinea: «È stata rinviata anche la discussione della proposta Pd di scontare la fornitura di energia elettrica e di gas di Agesp Energia  presentata un mese fa. Situazioni analoghe si sono già verificate. L’interpellanza della consigliere Verga relativa al black out di Sant'Anna è stata discussa dopo 40 giorni».

Ulteriore caso citato: «Anche la richiesta di chiarire a quali condizioni garantire i tempi strettissimi previsti dalle procedure Pnrr,  presentata il 23 marzo, è stata messa all’ordine del giorno di una seduta di Commissione il 5 maggio.  In questo caso si è cercato addirittura di forzare  la normale applicazione del Regolamento adducendo presunte interpretazioni autentiche, con il risultato di discutere a tempi superati».

Conclusione di Maggioni: «È il buon senso che viene meno e a farne le spese  non sono i rapporti tra maggioranza e minoranza, che comunque si alimentano sempre della dialettica politica, ma l’immagine dell’amministrazione comunale, in qualche caso  anche l’efficienza amministrativa  e la fiducia dei cittadini, già scarsa».

 

Redazione

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