Busto Arsizio - 13 aprile 2022, 12:58

L'ADDIO. La maglia dell'Ardor, la sciarpa della Pro e l'amore più forte della malattia

Nella chiesa di Sant'Edoardo il funerale di Pier Giorgio Maffioli. La figlia, vicesindaco di Busto: «La malattia una presenza costante affrontata con coraggio e dignità»

Pier Giorgio Maffioli e la maglia dell'Ardor

Sul feretro una maglia speciale, quella dell'Ardor con la scritta "Maffioli" e il numero 1, e la sciarpa della Pro Patria. Segno dell'affetto per la sua Busto, il suo quartiere e lo sport nel senso più pieno per Pier Giorgio Maffioli, scomparso a 82 anni (LEGGI QUI). Ma c'era anche qualcosa di invisibile e potente che è sempre stato presente nella vita di questo bustocco e che è stato ricordato dalla figlia Manuela, vicesindaco della città, durante l'ultimo saluto: l'amore, alleato del coraggio durante la malattia.

Nella chiesa di Sant'Edoardo hanno concelebrato i funerali monsignor Severino Pagani, il parroco don Antonio Corvi e don Giorgio Zordan. Erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli, diversi esponenti della giunta e del consiglio comunale.

Don Antonio ha indicato Pier Giorgio come un uomo che voleva sapere il perché delle cose.

«Per una figlia un papà è sempre un eroe, un supereroe - ha detto nel suo messaggio Manuela Maffioli - E a modo suo anche mio padre lo è stato nella sua umanità, nella sua straordinaria quotidianità. Perché ha avuto fin da giovane una presenza costante, che si chiama malattia». Pier Giorgio Maffioli l'ha affrontata «con coraggio, con dignità, e quando ce la faceva anche con il sorriso». Ma soprattutto ha avuto un sostegno fondamentale dall'amore, quello della moglie Isa - 55 anni di matrimonio e la mano tenuta fino all'ultimo - oltre che della figlia. 

Figlia che ha voluto parlare, oltre che per ringraziare e per ricordare suo padre, per lanciare un messaggio «che spero sia utile per chi vive una situazione di malattia cronica in casa».

Redazione