Busto Arsizio - 08 aprile 2022, 12:15

«Un festival che lavora sulla dimensione dell’incontro, dell’approfondimento e della ricerca»

Don Davide Milani al Fratello Sole ha presentato “Full time”, vincitore al festival del cinema di Venezia per la miglior regia e interpretazione femminile. Ha anche esaltato il Baff

Il riconoscimento alla Chimitex, da sempre vicina al Baff

Il riconoscimento alla Chimitex, da sempre vicina al Baff

Tre quarti delle poltroncine del Fratello Sole erano occupate ieri sera per “Full time”, il film di Eric Gravel premiato alla mostra del cinema di Venezia (sezione Orizzonti) per la miglior regia e interpretazione femminile. In effetti impeccabile la protagonista Julie, impegnata a crescere i figli in campagna e costretta a dividersi tra la famiglia e un lavoro in un hotel a cinque stelle parigino, per di più alle prese con lo sciopero dei mezzi pubblici.

A illustrare il messaggio del cortometraggio è intervenuto il presidente della fondazione Ente dello spettacolo don Davide Milani, che dopo aver esaltato Busto Arsizio e il suo festival (VIDEO), ha chiarito bene il senso del lungometraggio vincitore a Venezia: «La lotta di una donna che combatte per quello in cui crede – ha spiegato – il lavoro, i figli, la dignità, le relazioni, la conciliazione tra famiglia e lavoro. Di solito questi film che parlano di lavoro in rapporto alla famiglia prendono una posizione. Qui i buoni e i cattivi non sono separati. Particolare attenzione il regista la rivolge alle riprese, dalla camera a mano a inquadrature più pacate e riflessive».

Parole significative le ha rivolte anche agli organizzatori del Baff: «Si percepisce il desiderio di una città d’investire sul cinema, ma anche di accogliere una proposta di qualità, non immediata nella sua fruizione. Questo non è un festival facile: lavora molto sulla dimensione dell’incontro, dell’approfondimento e della ricerca».

Ma nella serata di ieri si è discusso anche di altro, di inclusione. Se ne è parlato con il vicepresidente del Festival del Cinema nuovo Luigi Colombo che ha descritto l’interessante esperienza con l’Istituto Antonioni di Busto che ha insegnato a fare cinema, dalla sceneggiatura al montaggio. «Il Cinema nuovo premia cortometraggi interpretati da persone con disabilità – ha spiegato – Per loro il cinema è fondamentale: li aiuta ad aprirsi, a socializzare. Nelle undici edizioni di festival che abbiamo organizzato, ci sono prevenuti più di 800 film da undici Paesi del mondo. Un obiettivo eloquente, dunque».

Di solidarietà si è parlato anche con il segretario generale di Mediafriends Massimo Ciampa. «La nostra onlus si occupa di aiutare il terzo settore con raccolta fondi. Abbiamo promosso diversi progetti come “A regola d’arte”. Abbiamo voluto raccontare delle storie e il cinema è lo strumento migliore per conseguire questo obiettivo. Nel Baff abbiamo trovato partner competenti per la realizzazione di cortometraggi. Ora è allo studio il “Progetto scuola di vita” per mettere insieme artigiani che insegnino il loro mestiere».

A fare gli onori di casa, il vicesindaco Manuela Maffioli che ha chiarito l’importanza del legame con Chimitex, uno degli sponsor del Baff. «Per l’amministrazione comunale è importante l’appoggio dei privati – ha detto – imprenditori e mecenati che non devono fare del filantropismo. La cultura non è solo strumento di elevazione culturale, ma anche volano per l’economia». A presentare gli ospiti, il presidente Baff Alessandro Munari.

Laura Vignati

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