Scuola - 01 aprile 2022, 17:19

Benvenuto, Illia. All’Isis Facchinetti un nuovo ragazzo ucraino

Dopo Mykola, l’istituto di Castellanza accoglie un altro studente fuggito dalla guerra. Il giovane è ospite, insieme al fratellino, di una famiglia di Busto. Al momento di benvenuto anche la presidente del Consiglio comunale Laura Rogora

Benvenuto, Illia. All’Isis Facchinetti un nuovo ragazzo ucraino

Persone, accoglienza, conoscenza, entusiasmo. Sono gli ingredienti del benvenuto e - è l'augurio - della permanenza di Illia, giovane studente ucraino, all’Isis Facchinetti di Castellanza.
Li ha scelti con cura la dirigente Anna Maria Bressan: unendo le loro iniziali, infatti, si ottiene la parola “pace”. Quella pace a cui tutti auspichiamo si arrivi al più presto. Lo sperano innanzitutto le tantissime persone che hanno dovuto lasciare all’improvviso il proprio paese per trovare rifugio altrove.

Tra queste c’è anche Illia, 18 anni compiuti pochi giorni fa, ospite in una famiglia di Busto Arsizio insieme al fratellino di 12 anni, accolto questa mattina dai suoi nuovi insegnanti e compagni in un momento di benvenuto curato in particolare dai ragazzi della Consulta della gentilezza. Una piccola cerimonia simile a quella organizzata la scorsa settimana per Mycola (leggi qui). Oggi c’era anche lui ad accogliere il nuovo arrivato e il suo stato d’animo sembrava già diverso, più disteso rispetto a pochi giorni fa.
Segno che – anche se la normalità è ancora lontana – lo sforzo messo in campo dalla scuola sta dando i primi risultati.

Fondamentale, anche questa volta, l’aiuto di tre compagni di origine ucraina, grazie ai quali è stata superata la barriera della lingua. I ragazzi della consulta si sono presentati usando innanzitutto le immagini. Poi è toccato a Illia fare lo stesso, in un clima per quanto possibile sereno: pallavolo, informatica e cucina le sue passioni. Il giovane si alternerà tra lezione all’istituto di Castellanza e un corso di italiano.

Presente anche la presidente del Consiglio comunale di Busto, Laura Rogora: «Ci tenevo – ha detto – a esserci in questo momento di accoglienza, parola che non significa solo ospitare, ma anche integrazione e normalità, in una situazione che definire difficile è poco. L’integrazione passa da un percorso che vogliamo fare insieme, partendo dalla scuola».

Di integrazione si occupa quotidianamente Evelina Tavernise, referente interculturale per gli studenti stranieri dell’istituto: «Puntiamo tanto sull’inclusione – ha sottolineato, affiancata dalle colleghe Valentina Corà e Valentina Corbetta –. Abbiamo diversi alunni di origini straniere che trovano la propria strada nei numerosi percorsi di studio che il Facchinetti offre. Crediamo nella crescita dell’alunno e della persona, e questa è possibile solo se seminiamo una cultura aperta all’altro. La diversità è ricchezza, un’opportunità di scambio. Le storie di Mykola e Illia diventeranno la storia di ogni studente».

Riccardo Canetta

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