Quello delle code e della viabilità lungo viale Boccaccio è un tema sempre “caldo”. Le lamentele legate all’attivazione dei cosiddetti “semafori intelligenti”, infatti, proseguono, anche se la mole delle proteste non è paragonabile a qualche tempo fa.
Segno che, da una parte, ci si è abituati a quella che ormai non è più una novità e che, dall’altra, i correttivi messi in campo sulle temporizzazioni dei semafori hanno ridotto i disagi.
Non a sufficienza, sostiene un lettore. Facendo riferimento all’articolo in cui l’assessore alla Viabilità Salvatore Loschiavo spiegava come fosse stato trovato un equilibrio tra sicurezza (motivo per il quale si è intervenuti sul viale) e fluidità del traffico (leggi qui), il cittadino afferma di non vedere miglioramenti sotto nessuno dei due profili.
«Le “code” su viale Boccaccio, soprattutto in direzione di Borsano, non accennano a diminuire, e il suono incessante dei clacson ci fa presagire un’estate con accompagnamento musicale», scrive.
Per quanto riguarda la sicurezza, racconta di essere stato testimone di incidenti mancati per un soffio «tra le auto che escono dalle due vie laterali (via Alba e via Vizzola, dove ora si formano lunghe code, che negli anni scorsi non c’erano) a causa delle improvvise manovre “da Formula 1” di alcuni guidatori bloccati dall’incrocio dei flussi legato alla contemporanea uscita delle due code, che si intralciano a vicenda».
E ancora: non si contano gli automobilisti che superano sulla sinistra tutte le auto incolonnate sull’altra corsia e, giunti all’altezza del semaforo, sterzano a destra «tagliando la strada alle vetture che erano incolonnate per proseguire dritto (con il rischio di speronarle)».
Per questo, il lettore invoca soluzioni efficaci e – nell’attesa – i preannunciati controlli, con pattuglie e telecamere.
Ci siamo nuovamente rivolti all’assessore Loschiavo: «La situazione sul viale Boccaccio non è idilliaca o ottimale – ammette –. Ma è la migliore possibile in questo momento».
In altri termini, il miglior compromesso possibile tra sicurezza e scorrevolezza del traffico.
L’obiettivo non è però quello di “accontentarsi”. «C’è in progetto di rivisitare totalmente il viale, non soltanto con la chiusura dei varchi centrali e con la rimodulazione dei sensi unici, ma anche con l’inserimento di una pista ciclabile su carreggiata. È un intervento abbastanza invasivo e in una prima fase non sarà semplice contemperare tutti gli interessi».
Il progetto è stato modificato rispetto a quello che ci era stato illustrato a febbraio. L’assessore non si sbilancia sulle tempistiche: «È emerso che, oltre agli interventi sul viale, sarebbe importantissima una progettazione globale sulla mobilità sostenibile della città, che va a impattare anche sulla pianificazione urbanistica. Per fare questo abbiamo bisogno di più risorse, che dovrebbero arrivare a breve con le variazioni di bilancio».
Questa rivisitazione complessiva sta quindi allungando i tempi. Nel frattempo, fa però sapere l’assessore, non mancheranno i controlli auspicati anche dal lettore.
«L’obiettivo di fare controlli più serrati c’è, anche se non è ancora totalmente a regime – spiega Loschiavo –. È già stata data disposizione di prevedere una telecamera fissa che vada a riprendere chi salta dalla corsia di sinistra a quella di destra. A breve, chi pone in essere queste manovre che non esito a definire da delinquenti verrà ripreso».
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