Valle Olona - 29 marzo 2022, 15:12

Cinque ragazzi ucraini sui banchi di scuola a Olgiate: «Compagni felici, impareremo tutti»

Le autorità e le classi hanno accolto i giovani che frequenteranno le classi della media Dante Alighieri

Cinque ragazzi ucraini sui banchi di scuola a Olgiate: «Compagni felici, impareremo tutti»

«Per noi e per i ragazzi sta iniziando una nuova avventura, che sicuramente ci permetterà di arricchirci sia a livello personale che didattico». Queste le parole con cui la vicaria Donata Canavesi ha accolto, nella mattinata di martedì 29 marzo, i 5 giovani ucraini che da oggi frequenteranno le classi della scuola media Dante Alighieri.

A far sentire sin da subito ben voluti i nuovi alunni, che sono stati ricevuti a scuola dal sindaco del consiglio comunale dei ragazzi Lara Rossi e dal sindaco Gianni Montano, accompagnato da alcuni esponenti della giunta, è stata l’assessore Luisella Tognoli, che ha voluto donare loro una rosa bianca adornata, con i colori della bandiera ucraina, come simbolo di amicizia, affetto e pace.

«Come tutte le rose anche quella bianca simboleggia amore – spiega l’assessore Tognoli – l’amore che si forma tra gli amici, quello che sta nascendo tra le vostre famiglie e la comunità olgiatese che vi ospita e l’amore e l’amicizia che nascerà con i vostri compagni nelle prossime settimane. La rosa bianca significa anche purezza e pace, e mi auguro che molto presto anche in Ucraina possano tornare a fiorire rigogliose».

Ad accogliere i giovani nella nuova scuola c’erano anche i compagni, che da giorni attendono con impazienza l’arrivo di questi nuovi amici: potranno insegnare loro molte cose riguardo il proprio paese e la propria cultura.«Sin da quando abbiamo detto agli studenti delle classi in questione dell’arrivo dei loro nuovi compagni – racconta Donata Canavesi – l’entusiasmo è stato palpabile; alcuni hanno fatto letteralmente il conto alla rovescia e tutti non vedevano l’ora che arrivasse il giorno in cui si sarebbero uniti a loro a scuola. È stato bello vedere la gioia degli alunni per questa notizia, testimoniata anche dai tanti lavori che hanno voluto realizzare per accogliere al meglio questi nuovi amici».

I ragazzi frequenteranno le classi della scuola media sino alla fine dell’anno scolastico, con un programma appositamente studiato per andare incontro, almeno in questa prima fase, alle loro esigenze. «Li abbiamo inseriti in classi dove c’è almeno un compagno che parla già la loro lingua – spiega la professoressa Canavesi – in maniera tale da permettere loro di adattarsi più facilmente e di sentirsi meno isolati. Per quanto riguarda il programma in queste prime settimane frequenteranno lezioni come educazione fisica, arte e musica, materie dove la barriera linguistica è meno condizionante, insieme a ore dedicate ad una prima alfabetizzazione di italiano ed inglese».

Sino alla fine delle vacanze pasquali, poi, i ragazzi frequenteranno la scuola solo alla mattina, per poi proseguire con l’orario completo nelle ultime settimane dell’anno scolastico. «Abbiamo cercato – sottolinea l’assessore Luisella Tognoli – di comprendere al meglio le esigenze di questi ragazzi, che sono arrivati ad Olgiate a causa della situazione che tutti conosciamo; si è pensato ad un inserimento graduale, che permetta loro, anche grazie all’aiuto dei mediatori culturali, di integrarsi con la classe nella maniera più naturale possibile».

Aggiungendo: «Del resto credo che per loro in questo momento una degli aspetti più importante sia proprio quello della socialità. Stare insieme ai loro coetanei, infatti, li aiuterà a riappropriarsi di quella normalità che hanno perso nelle scorse settimane, e al contempo farà in modo che si sentano sempre più parte della comunità che li sta ospitando». Questa situazione rappresenta anche un’importante occasione di crescita per i loro ragazzi, ed è per questo che molti genitori hanno espresso il desiderio che si trovasse il modo di far loro frequentare le lezioni.«Le madri di questi giovani – prosegue la vicaria Canavesi – ci hanno spiegato che non vogliono che i loro figli restino indietro nel loro percorso scolastico e che ci tengono al fatto che colgano quest’occasione per imparare la lingua italiana. È anche per questo che nelle prossime settimane incontreremo le famiglie una ad una per valutare al meglio quali siano le esigenze di ciascun alunno».

Loretta Girola

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