La prima pietra, e una pietra decisamente speciale: viene dalla Porta Santa del Giubileo 2000, donata da Papa Francesco: inizia a splendere così Casa Fabrizio Frizzi, il progetto che permetterà ai bimbi malati a Milano di avere a fianco le famiglie. Un progetto che porta anche un pezzo di cuore e di impegno di Busto.
Un immobile che rinasce all'Ortica, con una chiesa che è un piccolo gioiello e che Unitalsi Lombarda, promotrice dell'iniziativa con il presidente Vittore De Carli, considera fondamentale in ogni progetto simile. Alla cerimonia c'erano monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, un bustocco come monsignor Roberto Busti assistente regionale Unitalsi, il sindaco Giuseppe Sala e il presidente della Bcc Milano Giuseppe Maino.
Dal buio alla luce
Il progetto per la creazione di una struttura che potesse accogliere famiglie in difficoltà economiche e con bambini bisognosi di cure negli istituti ospedalieri milanesi per il trattamento di gravi patologie, nasce appunto da una idea di Vittore De Carli, dopo una grave patologia di cui è stato vittima nel 2015 e che ha comportato il trascorrere 47 giorni in stato di coma: con il suo libro "Dal buio alla luce con la forza della preghiera" ha sostenuto il progetto. Dal canto suo la Curia di Milano ha donato per 20 anni l’immobile oggetto dell’attuale ristrutturazione, che prima era l'Oratorio del Santuario della Madonna delle Grazie, con affreschi di scuola leonardesca.
Tanti i volontari di Unitalsi impegnati Tra di loro l'architetto bustocco Sara Ugazio, progettista e direttore dei Lavori, ringraziata dall'associazione, come pure l’Impresa di Costruzioni DE.RA S.r.l. di Pontoglio.
Il dono
Intenso il discorso di De Carli: «Oggi vi parlerò del dono, una parola semplice, ma che è una presenza costante nella vita di ogni uomo. Il dono della vita, quando i nostri genitori ci hanno accolto nella loro famiglia, ci hanno fatto crescere insegnandoci la gioia, l’affetto, il calore e le difficoltà che quotidianamente abbiamo incontrato sia da piccoli sia da adulti. Il dono della fede, da sempre la famiglia viene chiamata la “Chiesa domestica”... della famiglia. E della malattia. Al mio risveglio dal coma mi sono chiesto come mai proprio a me era capitato tutto ciò, ma ho capito che questo era giusto perché potessi testimoniare quello che il Signore ci fa incontrare nella nostra esistenza, nella nostra vita, anche nei momenti più bui...»
E ancora - ha ricordato - «il dono delle parole dell’arcivescovo Mario che a Lourdes nel 2018 aveva definito "un sogno che mi sembra ispirato da Dio" questa offerta di ospitalità gratuita alle famiglie che devono accompagnare a Milano i figli che necessitano delle cure».
Infine, naturalmente quella pietra, donata dal Papa. La casa è intitolata alla memoria di Frizzi, grande amico e testimonial di Unitalsi.
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Proprio del Papa ha letto il messaggio monsignor Busti.
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Un piccolo segno di luce nel buio di questi tempi, ha sottolineato l'arcivescovo Mario Delpini: «Sono venuto a benedire... Che cosa vuol dire costruire una casa quando una bomba ne distrugge? Ma noi reagiamo... il Signore è dalla parte di chi edifica».
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Infine la visita del cantiere con l'architetto Sara Ugazio: «I lavori di ristrutturazione saranno conclusi verso giugno. Poi ci sarà tutta la parte burocratica. Sceglieremo i materiali e i colori, è importante che questo sia non uno spazio, ma un luogo dove essere accolti». Costo del lavoro, oltre 300mila euro, molto contenuto grazie alla generosità dei volontari.
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