Stanno catturando l’attenzione di tanti visitatori gli studenti impegnati nella due giorni del Fai a Lonate Pozzolo, giunta alla XXX edizione. Sì perché i veri protagonisti dell’iniziativa di apertura dei monumenti del Fondo per l’ambiente italiano sono loro, gli studenti del triennio delle scuole superiori di Busto Arsizio e di Gallarate che per due giorni, ininterrottamente dal mattino alla sera stanno facendo da ciceroni al pubblico incuriosito di scoprire le caratteristiche storiche e artistiche dei monumenti della cittadina accanto a Malpensa.
Sono ben centotrenta i ragazzi impegnati. Provengono dai licei classico Crespi e scientifico Tosi di Busto Arsizio, dall’istituto tecnico Gadda-Rosselli e dal liceo di via dei Tigli di Gallarate e dall’Acof. Eloquenti gli obiettivi del progetto: gli studenti imparano a gestire un pubblico, a esprimersi facendo capire in modo chiaro e dettagliato le peculiarità delle chicche d’arte, analizzano le opere d’arte sviscerando le caratteristiche storiche, artistiche e le curiosità e riscoprono le bellezze del patrimonio locale.
Dunque una preparazione lunga e accurata che ha visto impegnati accanto agli studenti alcuni docenti. «Dapprima abbiamo svolto incontri on line per presentare il progetto e il bene – spiega la docente di storia dell’arte dello scientifico Tosi Sara Saporiti – Non è stato facile gestire ben 63 alunni di terza, quarta e quinta, considerando le regole anti-Covid. In seguito abbiamo incontrato gli studenti e abbiamo tenuto due lezioni, una sull’architettura l’altra sulla pittura. Quindi abbiamo stabilito le tappe dell’intervento e due incontri per modulare i contenuti. Infine una visita guidata sul posto per comprendere la collocazione del bene. Devo dire che sta arrivando parecchia gente, anche un gruppo di ciclisti di passaggio a Lonate».
Soddisfatto dell’afflusso di visitatori-turisti anche il delegato del Fai del Seprio Carlo Magni. «Siamo contenti di questo partecipazione e tutti sono molto rispettosi delle norme anti-Covid. Bravi anche i ragazzi impegnati a fare da ciceroni. A illustrare gli straordinari affreschi della Bottega dei figli di Bernardino Luini all’interno dell’ex oratorio di San Pietro ci sono gli studenti del liceo classico e linguistico Crespi, mentre i ragazzi dell’Acof fanno da ciceroni nelle varie tappe di via Gaggio, lungo una camminata in brughiera dall’ex dogana austriaca di Tornavento, oggi centro del Parco del Ticino».
I ragazzi del liceo scientifico Tosi sono stati invece impegnati nella chiesa di Santa Maria degli Angeli dove si rintracciano le radici di Lonate Pozzolo, al chiostro e alla torre campanaria della parrocchiale. «Qui c’è una via crucis affrescata in un chiostro cimiteriale, non monastico – precisa l’insegnante – Mentre la torre campanaria è davvero monumentale, una delle più alte e imponenti della zona». Apprezzatissimo anche il monastero di San Michele con il chiostro rinascimentale e la particolare chiesa nuova di Sant’Antonino dove ha lavorato l’architetto Maffiolini, che non presenta una facciata e ha un interessante percorso penitenziale.
A questi beni lonatesi si è aggiunta anche l’apertura del museo Agusta di Casina Costa, preziosa testimonianza di un’importante storia industriale e tecnologica qual è stata quella rappresentata nel passato da Agusta e da Mv meccaniche Verghera, oggi Leonardo, principale sponsor del Fai: qui le guide sono state affidate agli ex dipendenti Agusta.
Le visite continuano oggi fino alle 18. Nel pomeriggio è riservata ai soli iscritti Fai e a chi volesse iscriversi la visita alla parrocchiale di Sant’Ambrogio, che ospita un importante ciclo di affreschi del Cinquecento lombardo.
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