Sono arrivati, i bimbi con le mamme dall'Ucraina. Le luci del pullman attraversano e vincono il buio, Samarate che accorre a dare tutto il suo affetto è uno spettacolo di amicizia.
È una sera speciale per la comunità, riunita a dare il benvenuto a chi giunge dalla guerra e aveva trovato un primo rifugio in Polonia: sono 57 persone. «Ciao piccolina, guarda chi c'è». Ed è subito casa, è subito un saluto caloroso e appassionato. Il sindaco Enrico Puricelli indossa la fascia tricolore, è l'autorità, l'istituzione, ma non ha certo paura di esprimere un sentimento: «Vi amo tutti», esclama al gruppo.
«Ciao, benvenuta» dice a una bimba che scende dal pullman e a un maschietto, «ciao piccolino». La piazza si anima, difficile parlare di gioia quando il conflitto dilania l'Ucraina, quando si combatte e si muore. Ma questa sera si cerca almeno un po' di serenità, si comincia a costruire un percorso il più possibile somigliante alla normalità per questi ragazzini. Sorridono anche i volontari dell'associazione Noiconvoi.
A Samarate, tanti stanno offrendo un supporto, spazi a queste famiglie separate dalla guerra. Il mondo di questi tempi sembra ostinarsi a precipitare. Ma il mondo, qui nella piazza di Samarate, stasera sembra migliore.