Gallarate - 07 marzo 2022, 12:20

E se palazzo Borghi si “vestisse di Ucraina”?

Proposta del consigliere comunale gallaratese Cesare Coppe (Città è vita) per lanciare un nuovo segnale di sostegno al Paese sotto attacco

E se palazzo Borghi si “vestisse di Ucraina”?

Come noto, la sede municipale di via Verdi, a Gallarate, da quasi una settimana è infiocchettata da un nastro color mimosa, 50 metri lunghezza per 20 di altezza. Un’iniziativa legata alla Giornata internazionale della donna, accompagnata dallo slogan promosso da Rocco Longobardi, assessore alle attività economiche e presidente del Distretto urbano del Commercio: “Ogni giorno è l’8 marzo”. Termine teorico dell’installazione, il 9 marzo.

Ora arriva la proposta del consigliere comunale Cesare Coppe: prolungare la presenza del nastro giallo e aggiungerne uno di colore azzurro, così da comporre una bandiera ucraina. «Nei giorni scorsi – argomenta - ho più volte sentito cittadini entusiasti domandarsi perché l’installazione fosse stata lasciata incompleta, con la convinzione che l’iniziativa fosse legata al conflitto in Ucraina ed ai colori della sua bandiera nazionale. Nel solco di questo fraintendimento rilancio l’idea di aggiungere una striscia di tessuto blu: alla generosità dei cittadini gallaratesi che stanno inviando generi di prima necessità ed accogliendo i primi profughi in città, sarebbe bello si potesse aggiungere un segno istituzionale di solidarietà, vicinanza, democrazia e resistenza». Poco tempo per decidere, si vedrà.

Redazione

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