Da oggi, mercoledì 15 febbraio, le persone che hanno almeno 50 anni per poter lavorare dovranno presentare il Green pass rafforzato. Vale a dire la certificazione che si ottiene con la vaccinazione contro il coronavirus o con la guarigione dal Covid.
L’obbligo, ovviamente, vale anche negli uffici pubblici. Da questa mattina i dipendenti del Comune di Busto over 50 non vaccinati non possono accedere al posto di lavoro. Rimarranno a casa mantenendo il posto di lavoro ma senza retribuzione.
Per chi è più giovane continuerà invece a essere sufficiente il Green pass “base”, ossia quello che si ottiene con un tampone negativo.
«A Busto oltre la metà dei dipendenti è ultracinquantenne – spiega l’assessore al Personale Mario Cislaghi –. Al momento non abbiamo il numero preciso delle persone che dovranno rimanere a casa. Da domani, e con maggiore precisione nei prossimi giorni, sarà possibile effettuare una verifica puntuale».
A Palazzo Gilardoni non serpeggia particolare preoccupazione su possibili ripercussioni sui servizi, già sotto pressione a causa delle note e annose carenze di personale. «Non credo che ci saranno particolari problemi, non ho ricevuto segnalazioni in proposito dagli uffici – precisa Cislaghi –. Certo, mi dispiace che ci siano persone che purtroppo non comprendono i rischi che corrono e che fanno correre agli altri».
Dallo scorso primo febbraio è stato introdotto l’obbligo di esibire il Green pass per accedere agli uffici del Comune. A presidiare gli ingressi del municipio e dell’Anagrafe, oltre a un addetto del Duc, ci sono ancora i volontari della Protezione civile (leggi qui). L’amministrazione punta sulla loro presenza (seppur temporanea) per garantire maggiore tutela ai dipendenti dopo qualche episodio di nervosismo.