Non ce l'ho fatta, a mantenere la "promessa". Avevo detto che non avrei scritto un pensiero sulla Festa di San Valentino (Festa degli innamorati), poi ....ho dovuto fare il... telefonista, subissato dai richiami di Lettrici e Lettori che, per una ragione o per l'altra mi hanno "invitato" a dedicare "quattro righe" al "dì di Festa" (come dice Leopardi), il 14 febbraio.
Il leit motiv, mi ha stuzzicato. Diceva...."ma come?" ti hanno detto che sei "il poeta dell'amore e ora, Festa dell'Amore per antonomasia, tu scrivi nulla in merito": D'accordo, un po' di vanità c'è stata.... Essere catechizzato "poeta dell'Amore" non è da tutti e a me garba .... sentirmelo dire. Per una ragione semplicissima: non piaccio a tutti e quei pochi (due o uno, mica tanti) "rosicano", fanno del male, ma devono necessariamente "ingoiare" la loro invidia. Certi sotterfugi attuati, anche qui, in fb hanno solamente "decretato" la loro pochezza di intenti e il loro ....malessere. Diceva mia madre "chi mangiàn dul so sin'a candu in in bona" (che mangino di loro, sino a quando ne hanno). Che è come dire.....finito il turpiloquio (il loro) saranno come una "cica da bagu" ...toh, me n'è venuto "uno", di detto, che avevo dimenticato. La "cica da bagu" letteralmente è la ....cicca del tabacco. Anticamente, i carrettieri, ma non solo loro, masticavano il tabacco. Notate che non erano ancora in uso, spazzolino e dentifricio e ...l'alito loro, non è che sapesse di menta o di clorofilla.
Costoro, a un certo punto....sputavano; non è che fosse un bello spettacolo. Il significato del "detto", però possiede una sua ....morale. Quello sputo, nauseabondo, voleva dire che valeva nulla; non aveva importanza, era una riluttanza, una schifezza. Ecco quei ...."due o uno" che non ce la fanno a produrre "fiele" rappresentano la ...."cicca da bagu".
Detto ciò, tuffiamoci nel San Valentino. Voglio deludere nessuno, ma di Romantici -oggi- se ne contano pochi. E ciò mi fa dispiacere. San Valentino è proprio la Festa dei Romantici...coloro che "danno del tu" all'amore e concepiscono l'Amore quale espressione massima del sentimento. Colpa di certi "spettacoli", troppi giovani si "perdono" nei meandri del sesso e nemmeno conoscono certi "canoni" di corteggiamento che presuppongono dialoghi, attese e approfondimenti di carattere. Mi fermo qui, nei giudizi. Non sono un moralista e nemmeno voglio darne l'impressione.
La "Festa dell'Amore" è dedicata ....all'Amore. Chi è innamorato può gioire. Chi non lo è, perde la più nobile delle occasioni per ....gioire. Tuttavia ....non è mai troppo tardi. Magari un sorriso, accompagnato da un regalo semplice, possono "fare il miracolo". Bello vedere "occhietti furbi" che brillano di emozione. In fondo, Amore vuole significare "attenzione".... pensare a chi si ama con un tocco di classe semplice, proveniente dal cuore. Chiaro....c'è pure chi ...esagera col regalo e si tuffa nel "prezioso"....non è un peccato. Io, però ritengo prezioso l'interessamento a chi si ama; il dedicare all'Amore la giusta attenzione di sentimento e non la ....volgarità di segni eclatanti. Per questi, c'è tempo col ....tempo.
C'è il famoso film dal titolo "l'amore è la cosa meravigliosa" ....vero: amare è donare il cuore a chi si ama. E sentirsi l'anima leggera e dolcemente nostalgica, in attesa di un bacio delicato e di un abbraccio passionale. Mi garba scrivere "due versi" dedicati all'Amore. Ciascuno (se vuole) può farne tesoro e appropriarsene per la persona amata. "Tu, nell'anima, hai trovato il mio cielo limpido. Ci hai messo il tuo soffice e delicato pensiero e ne hai fatto un angolo nostro da custodire col cuore". E "naufragar m'è dolce in questo mare" (questo tocco finale è di Leopardi).
Io, all'Amore, dedico una frase leggera, ma densa di significato. "Vieni che ti coccolo".... col pensiero, con l'anima ....volevo scrivere "col cuore", ma quello già me l'hai catturato TU.