Busto Arsizio - 25 gennaio 2022, 07:00

La nostra contemporaneità: gli antidoti e come reagire

Gli Amici di Angioletto e il liceo artistico musicale Candiani-Bausch di Busto Arsizio organizzano un corso a distanza per parlare di neofascismo e neonazismo, anche nel web. Gli incontri propongono momenti di riflessione sulla nostra contemporaneità e termineranno in primavera con uno spettacolo teatrale

Angioletto Castiglioni

Angioletto Castiglioni

Formare studenti e docenti consapevoli sul neofascismo e neonazismo contemporaneo e proporre spunti di riflessione. Questo l’obiettivo del corso “Giustizia e libertà” organizzato dagli Amici di Angioletto in collaborazione con il liceo artistico coreutico-musicale “Candiani-Bausch” di Busto Arsizio. Data la situazione di emergenza sanitaria, le lezioni si terranno a distanza.

Di forte presa l’argomento dell’iniziativa: dall’analisi della nascita e della strutturazione del fascismo, si passa a indagare la contemporaneità e l’utilizzo del web nella diffusione di un pensiero che si rifà esplicitamente all’ideologia e ai simboli nazifascisti. Una parte del corso è dedicata a sondare gli antidoti per far fronte alla situazione e dunque è d’obbligo il riferimento ai concetti di solidarietà e comprensione della complessità e l’importanza di scelte individuali e collettive.

IL CARTELLONE

Ogni incontro dura circa un’ora e un quarto. Inaugura il cartellone il 25 gennaio alle 10.15, lo storico e saggista, nonché direttore della fondazione Marazza di Borgomanero e cultore della materia in scienza politica all’Università degli Studi di Milano, Giovanni Cerutti, che inquadra la problematica dell’educazione fascista. Gli fa eco il 3 febbraio, sempre alle 10.15, lo scrittore, giornalista e presidente dell’Aned Dario Venegoni che focalizza il delicato discorso sui deportati italiani nei campi di concentramento. Ancora Cerutti prende la parola il 10 febbraio, solita ora, spiegando “La ricerca del consenso, il regime e la nascita del calcio professionistico in Italia”. Lo stesso giorno, grande attesa nel tardo pomeriggio, alle 18, quando prendono la parola Tati e Andra Bucci, le sorelle di origine ebraica, superstiti dell’Olocausto, testimoni attive della Shoah italiana e autrici di memorie sulla loro esperienza ad Auschwitz.

Il 15 febbraio gli studenti incontrano Oscar Zanoncini. Titolo della lezione: “Polizia di stato: neofascismo e neonazismo; la situazione in provincia di Varese”.

Il cartellone prosegue con un altro nome di spicco: Moni Ovadia (in data da definire). Il regista, attore, intellettuale, nonché testimone della cultura yiddish centra l’intervento su: “Emergency, sui passi di Gino Strada. Reagire all’indifferenza e alla violenza”.

Non meno coinvolgente l’incontro del 3 marzo (ore 10.15) con Damiano Grassi, l’esperto di iconologia, iconografia e psicologia dell’arte che fa luce sul rapporto tra “Arte e dittatura: la macchina iconografica nazifascista tra folklore, classicismo e appropriazione culturale”. Il 22 marzo (ore 10.15) l’incontro con lo storico della mentalità, autore e formatore italiano Francesco Filippi che traccia il “Fascismo web: storia, memoria e bufala del totalitarismo italiano”. 

LO SPETTACOLO TEATRALE

Gran finale in aprile con lo spettacolo teatrale “Graziano” di Ross Ericson, per la regia di Marco Ghelardi, con Marco Guerrini, produzione teatrale Salamander. Scritta nel 2017, la pièce è stata portata in scena con notevole successo di pubblico dall’autore stesso in Inghilterra e Australia. Si tratta di un monologo teso e implacabile che ripercorre le vicende del “Mercante di Venezia” di Shakespeare e le riambienta nell’Italia degli anni Trenta e del Dopoguerra. Accusato di omicidio durante un interrogatorio presso la centrale di polizia, Graziano, il buffo, il personaggio minore del testo dello scrittore inglese, diventa un inaspettato protagonista di cui si rivelano la ferocia, l’errore e la sconfitta.

A mettere a punto l’iniziativa la professoressa di lettere del liceo, Patrizia Fazzini, insieme alla presidente dell'associazione “Amici di Angioletto”, Anna Longo. «Abbiamo trovato una notevole disponibilità dei relatori – commenta la professoressa Fazzini – Mai nessun ostacolo: questo a testimonianza del fatto che si tratta di un argomento delicato e di estrema attualità. È importante lottare contro l’indifferenza, la distanza dagli altri, che costituisce quell’humus su cui nascono i sistemi totalitaristi. Due le radici, l’indifferenza e l’ignoranza. Da qui l’importanza di approfondire l’argomento con lo studio, ma anche con esperti che hanno dedicato tanto tempo alla ricerca. Occorre porre un argine alla superficialità, nata anche dai social, che fa cadere i ragazzi in trappola».

La partecipazione al corso è gratuita e prevede un attestato. Per iscriversi, inviare mail all’indirizzo associazioneangioletto@gmail.com. A curare la grafica della locandina gli studenti di 5G1 del Candiani-Bausch, coordinati dal professor Mario Voria.

Files:
 corso Giustizia e Libertà (13.0 MB)

Laura Vignati

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