Scuola - 07 gennaio 2022, 13:00

Il ministro: «Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza»

«Siamo molto attenti alle voci che ci arrivano dal Paese, ma anche alle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza», ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Ieri l’appello per due settimane di Dad lanciato dai presidi: tra i promotori la dirigente dell’Ite di Busto, Amanda Ferrario

Il ministro: «Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza»

«Nessun ripensamento sul ritorno a scuola in presenza», ha detto il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, in riferimento all’appello firmato da oltre 1.500 presidi per chiedere di posticipare di due settimane il rientro tra i banchi di lunedì, riprendendo quindi le lezioni in Dad.

«Siamo molto attenti a voci che ci arrivano dal Paese, ma anche alle tante voci che ci dicono che la scuola debba restare in presenza – sono le parole del ministro riportate dall’Ansa –. Abbiamo una situazione differenziata nel Paese e la si affronta differenziando. Abbiamo valorizzato l'autonomia dei dirigenti scolastici. Ma non si dica che vogliamo scaricare loro la responsabilità. Anzi, la responsabilità deve essere di tutti noi, non solo nella scuola».

L’appello è stato sottoscritto anche da alcuni presidi di istituti della provincia di Varese. Tra i promotori dell’iniziativa c’è Amanda Ferrario, dirigente dell’Ite Tosi (leggi qui). La richiesta è appunto quella di ripartire con due settimane di Dad, «altrimenti ci saranno certamente frammentazione, interruzione delle lezioni e scarsa efficacia formativa».

Redazione

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