Saranno al parco Shapira le casette realizzate dagli alunni delle classi prime della scuola media Dante Alighieri per riparare gli uccellini dal freddo dell’inverno. «Si tratta di un’idea che si inserisce nel progetto Green School che da anni portiamo avanti all’interno dell’istituto – spiega la coordinatrice Donata Canavesi – volevamo permettere ai ragazzi di creare qualcosa con le proprie mani. Abbiamo deciso di realizzare delle casette nido e mangiatoia per aiutare gli uccellini a superare la stagione più fredda».
Grazie alla generosità e all’entusiasmo dei ragazzi il progetto ha assunto una dimensione più ampia. «Quando ci siamo recati al Bricocenter per acquistare i materiali, spiegando che servivano per un laboratorio scolastico – racconta la professoressa Canavesi – il direttore Danilo Crosio ha deciso di donarceli e di venire a scuola con alcuni dipendenti del punto vendita, tra cui anche due nostri ex alunni, per vedere come stavano procedendo i lavori e per aiutare i nostri piccoli “artigiani” a completare le opere».
Una collaborazione che è stata molto apprezzata, tanto da spingere i docenti a decidere di estendere il progetto. «Inizialmente – prosegue Donata Canavesi – Avevamo previsto di realizzare solo poche casette, ma dopo aver visto la reazione dei ragazzi abbiamo subito cambiato idea.
Dopo due anni in Dad, davanti al pc, tutti i partecipanti al laboratorio hanno apprezzato la possibilità di creare qualcosa con le proprie mani e anche per noi vedere il loro entusiasmo è stato bellissimo. Un grazie sentito anche al professor Giuseppe Calzone che, seppur in pensione, è tornato a scuola per aiutarci a predisporre i materiali».
Alcune delle casette nido e mangiatoia create dai giovani olgiatesi saranno installate al parco Shapira, dove gli alunni di prima media potranno rifornirle di becchime durante l’intervallo, mentre le rimanenti raggiungeranno le abitazioni di alcuni ragazzi che hanno manifestato il desiderio di averle a casa.
«Tra i vari gruppi c'è stata una bella collaborazione - conclude la coordinatrice Donata Canavesi - Tutti si sono dimostrati disponibili ad aiutare chi aveva difficoltà in qualche passaggio del lavoro, e devo ammettere che il bilancio positivo di quest’esperienza ci ha spinto a considerare l’idea di proporre loro qualcosa di simile anche nei prossimi mesi».







