«Mi piacerebbe che ciascuno ritrovasse la pace nel cuore» le sussurra quasi, queste parole, il prevosto Severino Pagani prima che le note inizino a rivolgersi ai bustocchi. Le pronuncia cogliendo anche quello stato di nervosismo e di aggressività che si percepiscono dopo tanti mesi di convivenza con il virus.
È il concerto di Natale, a Busto, promosso dalla parrocchia di San Giovanni Battista e dal Comune, con il supporto dello sponsor Paglini Renault Dacia Store. Il Borsound 1919 Ensemble condurrà in una serata che significa atmosfera, raccoglimento, vibrazione andando dalle melodie di Morricone e passando poi da pezzi classici come Allelujah di Cohen ad Adeste Fidelis.
Prima che la musica si offra alla città, con la realtà che ha ereditato la tradizione del corpo musicale Santa Cecilia a Borsano - direttore Fabio Buonarota e Laura Pizzoli - è il tempo delle riflessioni. Si comincia da quelle del sindaco Emanuele Antonelli: «Anch'io sono emozionato, più del solito, dopo il vuoto e il silenzio dello scorso anno, ci ritroviamo nella nostra basilica per augurarci di persona buon Natale... in questo momento di cultura e di bellezza».
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È appunto Antonelli a ringraziare coloro che hanno permesso di arrivare qui, gli operatori sanitari e le forze dell'ordine.
Poi, il prevosto: «Attraverso l'arte, la poesia, la storia dobbiamo ricostruire una pace del cuore più profonda. Ma vorrei anche dire: ricordatevi di Dio. L'uomo da solo si perde»
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