L'università delle aziende è un'azienda e non può trascurare un principio fondamentale: la responsabilità sociale. Alla Liuc questo cammino è stato naturale fin dai primi passi e poi via via ha coinvolto in un continuo processo creativo.
«L'università è l'espressione della società civile, fin dall'inizio - rileva Eliana Minelli, professore associato di Organizzazione aziendale e delegato del rettore per l'inclusione - È chiamata alla responsabilità sociale, che oggi è anche una disciplina che si può insegnare». La conservazione dell'ambiente, della cultura, della società: una prassi e un comportamento che gli atenei devono insegnare per far crescere la comunità.
Accanto a lei, Alessandra Massironi, responsabile del servizio Counselling e Well Being nell'ateneo di Castellanza: «Soprattutto in questa fase storica, in cui la formazione e la sensibilizzazione ad alcuni temi sono particolarmente importanti. Una formazione realmente completa anche dal punto di vista educativo per gli studenti».
E proprio gli studenti, dice Minelli, sono i primi stakeholder. Invitati a fare qualcosa che migliora la qualità della vita e produce un valore a vantaggio di tutta la comunità. Si parte dai ragazzi più fragili, ma altri aspetti si presentano. Dall'attenzione all'ambiente, ai gruppi di acquisto solidale, dall'approccio più corretto al cibo ad altri comportamenti che mobilitano tutto. Senza dimenticare gli studenti che diventano facilitatori per le matricole, in un tempo dalle relazioni più frastagliate.
«L'acquisizione di consapevolezza, di sé e degli altri - rileva Massironi - è fondante. Con un coinvolgimento attivo degli studenti». E ancora, ricorda la professoressa Minelli, come la responsabilità sociale si trasmetta attraverso l'innovazione. Per creare una categoria di cittadini che ritengono la sostenibilità cruciale nella loro vita quotidiana. E futuri manager, che naturalmente la porteranno nelle aziende, per il beneficio di tutti.
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