E' in corso questa mattina, 18 novembre, alla Whirlpool di Cassinetta uno sciopero con presidio alla portineria centrale organizzato dai sindacati per protestare contro il licenziamento di un lavoratore delle pulizie da parte della ditta appaltatrice.
«I delegati della Fim Cisl esprimono tutta la loro solidarietà verso il lavoratore e la sua famiglia e condannano questo ingiusto licenziamento da parte di Euro & Promos, azienda che fornisce il servizio di pulizia a Cassinetta» dichiara in una nota il coordinatore della Rsu Tiziano Franceschetti.
«I delegati della Fim Cisl - prosegue il comunicato - si faranno portavoce con Whirlpool per far pressione sulla azienda appaltatrice per ritirare il licenziamento ingiusto del collega purtroppo anche portatore di invalidità. A Whirlpool chiediamo di vigilare sulle corrette applicazioni di norme e contratti anche delle aziende che forniscono servizi in appalto. Avvisiamo i lavoratori che potrebbero esserci disservizi sulle pulizie di bagni e aree comuni».
I rappresentanti della Fim Cisl sono presenti insieme ai lavoratori della ditta appaltatrice all'ingresso del sito di Cassinetta per manifestare la loro solidarietà.
Anche la Fiom Cgil esprime la sua vicinanza al lavoratore licenziato. «Non avendo ricevuto risposta affermativa sulla revoca del provvedimento di licenziamento irrogato al collega, abbiamo dichiarato lo sciopero per l'intera giornata del 18 novembre, accompagnato da un presidio in portineria» si legge in una nota.
«Delegate e delegati della Fiom Cgil Whirlpool esprimono non solo la loro solidarietà nei confronti delle lavoratrici della società e del lavoratore licenziato, ma partecipano anche al presidio e alla manifestazione» conclude la nota.
Euro&Promos invece, in merito allo sciopero dei collaboratori che prestano servizio presso lo stabilimento di Cassinetta, precisa che «Pur rispettando il diritto allo sciopero dei lavoratori non possiamo condividerne le motivazioni. Il licenziamento del lavoratore è stato infatti l’ultimo atto di una lunga serie di procedure disciplinari, legate esclusivamente ad inadempimenti dell’attività lavorativa - scrivono in una nota - Il licenziamento è sempre un passaggio doloroso ma l’azienda, non può che osservare come la misura adottata, per quanto sofferta, fosse inevitabile».