Un incontro che si fa sempre più angosciante e un arbitraggio che rende tutto più scivoloso via via. Ma i tigrotti non mollano un centimetro sotto la pioggia battente: anzi, proprio quando finiscono in dieci, per l’espulsione di Pierozzi fin dal 23', danno ancora di più. Quasi commoventi nella loro determinazione a non soccombere se non nei minuti finali, quando orma la distanza è bruciante. Implacabilmente finisce 4-1: un verdetto pesante, troppo pesante. Segno particolare: c’è un coro che si staglia sopra tutto, quello degli ultras biancoblù.
A Meda non è stato l’incontro Davide contro Golia, visto che quest’ultimo non era proprio un gigante solitario. Per la Pro Patria non scende in campo Fietta, a causa di problemi muscolari. Presente un solido drappello di tifosi bustocchi e non manca la presidente Patrizia Testa.
La gara non vede particolari disequilibri all’inizio. Il Renate prova ad avanzare nei primi minuti ma senza eccessiva concretezza. Al 9’ termina fuori colpo di testa di Castelli, opportunamente ingolosito da un cross di Pierozzi. Pochi minuti dopo la prima ammonizione in casa tigrotta, quella di Saporetti: l’arbitro sarà “generoso” di cartellini gialli tra i giocatori della Pro Patria.
Anche Bertoni prenderà le misure della porta, ma al 17’ segna Silva, su una punizione di Ranieri. Il gelo è servito per la Pro Patria che a distanza di sei minuti si vede privata di Pierozzi, espulso dal direttore di gara.
Mister Prina deve attrezzare la squadra a una prolungata resistenza che possa però anche far risalire la china e sostituisce Saporetti con Vezzoni. Galuppini però al 33’ rincara la dose. Arrendersi? No grazie. Prova di fierezza dei ragazzi che prima mettono alla prova Drago con Brignoli, quindi nel minuto di recupero riescono ad accorciare le distanze con Molinari.
Peccato che l’arbitro nell’azione veda un fallo e annulli la rete. Questo carica la rabbia dei tigrotti, che pochi minuti dopo l’avvio della ripresa segnano con la premiata coppia Parker-Castelli (anche se c'è sospetta deviazione di Tedeschi, ma la furia è tutta loro). La partita potrebbe far vivere la svolta, c’è ancora dentro quel senso di rivalsa anche per il gol annullato. Intanto, però, le ammonizioni dell’arbitro scorrono puntuali. Come aumenta il bottino del Renate: il 3-1 arriva con Marano al 67’, cinque minuti dopo tocca a Maistrello.
Nonostante l'amarissimo verdetto, il coro ultras di Busto Arsizio non si ferma mai, fino all'ultimo istante.
A.C. RENATE – AURORA PRO PATRIA 1919 4 – 1 (2 – 0)
Marcatori: 17′ p.t. Silva (REN), 33′ p.t. Galuppini (REN); 5′ s.t. Castelli (PPA), 22′ s.t. Marano (REN), 27′ s.t. Maistrello (REN).
A.C. RENATE (4-3-3): 12 Drago; 7 Anghileri, 28 Silva, Tedeschi, 16 Ermacora (30′ s.t. 26 Merletti); 13 Baldassin (35′ s.t. 5 Esposito), 4 Ranieri, 10 Celeghin (19′ s.t. 30 Marano); 8 Maistrello, 14 Galuppini (35′ s.t. 25 Sarli), 9 Chakir (19′ s.t. 11 Morachioli). A disposizione: 1 Moleri, 95 Albertoni, 15 Ferrini, 17 De Meo, 18 Rosa, 21 Costanzo, 29 Butti. All. Cevoli.
AURORA PRO PATRIA 1919 (3-5-2): 1 Caprile; 5 Molinari, 13 Boffelli, 4 Saporetti (30′ p.t. 17 Vezzoni); 11 Pierozzi, 8 Brignoli (12′ s.t. 23 Ghioldi), 14 Bertoni, 10 Nicco (30′ s.t. 25 Ferri), 15 Pizzul (12′ s.t. 3 Galli); 30 Castelli, 9 Parker (30′ s.t. 6 Sportelli).A disposizione: 12 Mangano, 2 Vaghi, 7 Stanzani, 18 Banfi, 21 Colombo, 26 Zeroli. All. Prina.
ARBITRO: Stefano Nicolini di Brescia (Francesco Cortese della Sezione di Palermo e Rosario Antonio Grasso della Sezione di Acireale. Quarto Ufficiale Daniele Virgilio della Sezione di Trapani). Angoli: 2 – 4.Recupero: 1′ p.t. – 3′ s.t.
Ammoniti: Saporetti, Bertoni, Pizzul, Brignoli (PPA); Celeghin (REN).
Espulsi: al 23′ p.t. Pierozzi (PPA) per fallo da chiara occasione da gol.