Busto Arsizio - 02 novembre 2021, 07:00

Lo sguardo di Christian abbraccia e aiuta il mondo: oggi più che mai

A #Backstage la onlus fondata 23 anni fa in memoria del giovane continua a prendersi cura delle fragilità nelle comunità più provate. Lontano e vicino: ultima tappa in Albania e tra i progetti sul territorio quello in rete con altri gruppi nel nome della sostenibilità

La puntata di #Backstage con l'associazione Christian onlus

La puntata di #Backstage con l'associazione Christian onlus

Lo sguardo aperto sul mondo. Questo ha avuto, e donato, Christian Marelli. Aveva vissuto la sofferenza di migliaia di persone nella baraccopoli di Nairobi, durante un viaggio con altri giovani: la sua scomparsa convinse amici e familiari a portarne avanti impegno e ideali nell’ottobre del 1998.

Nacque così a Busto Arsizio l’associazione Christian onlus a Busto Arsizio, che 23 anni dopo è sempre attenta verso le fragilità del mondo: prendendosene cura, facendole conoscere, promuovendo iniziative nella zona. Se n’è parlato durante la ventiquattresima puntata di #Backstage con il presidente Luca Furlato e le consigliere Mariachiara Paganini e Chiara Martelli.

«I tempi cambiano e le associazioni devono adattarsi nel tempo – ricorda il presidente,  Luca Furlato – Per fortuna abbiamo moltissimi sostenitori, soci e non, che non fanno mai mancare il sostegno ai progetti. Una parte molto importante che fino al 2019 ha caratterizzato le nostre attività, sono le proposte di aggregazione culturale sul territorio, anche mettendoci in rete».

L’ispiratore è lui, Christian. Mariachiara l’ha conosciuto, era l’animatore del suo oratorio: «La sua solarità, il suo entusiasmo, il suo impegno sempre per gli altri affascinava. Stimolato da don Alberto Beretta, coadiutore dell’oratorio, si è appassionato, aveva uno sguardo aperto verso chi sta peggio di noi. Questo respiro ampio, il desiderio di aiutare chi vive in condizioni molto peggiori delle nostre era una caratteristica che lo rendeva speciale».

L’associazione ha portato questo sguardo in diversi luoghi, in diverse comunità, offrendo sollievo e speranza. Recentemente, il presidente Furlato è stato a Casa Rozalba  dove  trovano ospitalità 14 ragazze, tra i 6 e i 18 anni, vittime di abusi, abbandonate. È nato il progetto “Costruiamo il do-mani” per sostenere le attività pomeridiane di Casa Rozalba e aiutare altri ragazzi di Gjader.“Lontano” è un termine che non esiste veramente. La missione unisce, mobilita, fa ricevere spesso più di ciò che si dà in un circolo virtuoso di energie.

L’impegno di Christian oggi più che mai abbraccia tutto il pianeta, Busto compresa: emerge anche in un altro progetto in rete con Centro giovanile Stoà, Circolo Gagarin, Comunità PachaMama e Villa Restelli.  Ce ne parla Chiara Martelli: l’idea è di facilitare e supportare il dialogo tra realtà sensibili e già attive sul territorio e di coinvolgere giovani e cittadini offrendo occasioni di confronto su diverse tematiche legate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 11 (Città e comunità sostenibili) e 13 (Lotta contro il cambiamento climatico).

Il 6 novembre verranno creati tavoli di lavoro,  “officine” per ragionare insieme su questionI come mobilità sostenibile, cibo, mondo vegetale, socialità. L’appuntamento sarà al Circolo Gagarin (via Galvani 2bis, Busto Arsizio) dalle ore 14.45 alle 17.  

Migliorare il mondo, in ogni luogo, come voleva Christian.

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Files:
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Marilena Lualdi

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