Si è svolta questa mattina, 29 ottobre, davanti al sito di Cassinetta e poi per le strade di Biandronno e lungo la provinciale, la manifestazione nazionale di protesta di tutti i lavoratori dei siti italiani di Whirlpool.
Circa 500 i partecipanti al corteo, con circa 200 lavoratori arrivati da Napoli, dove la multinazionale degli elettrodomestici ha deciso di chiudere e dove sono a rischio tanti posti di lavoro.
Il simbolo della manifestazione è stata una lavatrice, l'elettrodomestico prodotto nello stabilimento campano, che è stata portata in spalla dai lavoratori durante la manifestazione, tra slogan, cori, Bella Ciao e richieste di attenzione da parte del Governo e dell'azienda.
«Noi non molliamo» dicono i lavoratori di Napoli; presenti in testa al corteo i rappresentanti sindacali di Fim, Fiom e Uilm di Cassinetta guidati da Tiziano Franceschetti, Matteo Berardi e Chiara Cola, a fare da "padroni di casa" ai colleghi degli altri siti. Alla protesta sono intervenuti anche i segretari nazionali dei sindacati del settore metalmeccanico.
Oltre a bloccare i licenziamenti di Napoli e dare un futuro allo stabilimento campano, la richiesta di sindacati e lavoratori riguarda tutti gli stabilimenti italiani di Whirlpool, ovvero la presentazione di un nuovo piano industriale che dia prospettive a tutto il gruppo, compreso ovviamente il sito di Cassinetta, anch'esso penalizzato dal precedente piano, con la perdita di posti soprattutto nel settore impiegatizio.
«Il Governo concretizzi gli impegni che ha assunto» chiedono i lavoratori in corteo.