Lo trovo acceso, più che mai, Giuseppino. A dispetto dell'età (dice lui), ma gli riconosco la grande vitalità che sprigiona. Cuore di bimbo (mi viene da pensare), eppure, il tempo, l'età, le vicissitudini fanno diventare il cuore maggiormente arido. E ciò si manifesta in persone che si credono "sfatte", con pochi ideali e con scarsa propensione ad avere fiducia nel futuro.
Giuseppino mi ha insegnato tanto. L'ha fatto cogli esempi, la sua storia e la voglia matta di pensare al futuro. Gli garba poco, l'ignavia....quella lentezza nell'agire, l'indolenza che viene a collimare col detto "troppo pensare è poco sapere". Giuseppino pensa col cuore e collega al cuore, il cervello. E agisce! Lo si vede dall'entusiasmo con cui affronta la vita. Lo si nota cogli esempi. E gli si contano le "tracce" di un'esistenza caratterizzata dal ....cavallo al galoppo; dal serio progredire nei suoi intenti; dalla voglia matta di migliorare.
Adesso, mentre Giuseppino mostra gli esempi, dentro una narrazione dialettale, ma "corposa" di aneddoti ed esperienze vissute, gli osservo le rughe sul collo e le fosse dentro il viso. Le mani -poi- sembrano rami di un albero. Gli puoi contare le vene che affiorano e in ciascuna, trovare le "storie" di vita che le ha prodotte.
Giuseppino, difficilmente aggrotta la fronte. Dentro la sua figura piccina e proporzionata, c'è il candore della verità. A qualunque costo (ogni tanto ripete), anche se sa che non sempre si è giunti alla verità completa....vuoi per fattori contingenti... vuoi per non far male agli altri.
Però ...però Giuseppino è un uomo vero. Taluni principi di vita li ha radicati nel cuore. Spesso li snocciola con tanti esempi pratici; la retorica non gli piace. Giuseppino è moderno, pur in età (95 compiuti) che rispecchia un'altra epoca. Non si deve pretendere da lui, la conoscenza di "aggeggi" (li chiama così certi modernismi), ma Giuseppino utilizza l'essenziale del modernismo...tipo cellulare, telecomando e qualche lezione di ....elettronica.
"mèi vedessi" sbotta (meglio vederci) e lì si capisce quanto Giuseppino ama il dialogo; quanto è attento ad ogni concetto espresso. Legge il giornale, Giuseppino e analizza quanto propinano in TV e ....dice la sua. Adesso poi che si va a votare (3 e 4 ottobre), Giuseppino analizza i vari programmi partitici, poi si esprime a tutto campo. "Dì naguta in curti" (non dire come la penso) e gli prometto la massima riservatezza. Giuseppino è contento del "suo" libro ed è orgoglioso si vedere il suo nome nel titolo.
Mi sorride coi suoi occhietti "furbi". Mi fa una "radiografia" di come mi sento. "t'e a essi pissè scrocu e t'e a eghi mai pagua da chèl ca te fe" (devi essere più furbo e devi mai avere paura di quello che fai). E' un incitamento, il suo. Ed è bello vedere il suo viso che si raddolcisce... che muta le rughe in sentieri dolcissimi....che illumina col suo sguardo l'evolversi della vita e....prima del Nocino mi garba di dirgli....hai il cuore di bimbo, Giuseppino...ti voglio bene!