Lorenzo Monti ha partecipato ai test per entrare nelle facoltà pubbliche di medicina. Arrivando primo. Un discreto traguardo, si potrebbe ironizzare.
Lorenzo è di Olgiate. Ha studiato a Busto, liceo Scientifico Arturo Tosi. E viene da chiedergli: i tuoi compagni ti invidiano? «Non lo so – risponde - ma non credo. Ce ne sono tanti bravi. Alla lunga, in futuro e come prima, la forza sarà la coesione». E su quanto ottenuto? «Un risultato un po’ inaspettato. Ma mi fa piacere».
Il suo è stato un percorso accidentato. Come quello di tutti i coetanei, inciampati non solo o non tanto nelle proprie difficoltà, ma negli stop dettati dagli effetti di una pandemia che nessuno si aspettava. «Però, secondo me – sottolinea – alla fine ci siamo uniti ancora di più».
Ora si guarda al futuro e si tirano le somme sul percorso compiuto: «Sapevo di avere fatto bene, al test. Non così bene ma ero fiducioso. Devo ringraziare i miei professori e i miei compagni».
Perché medicina? «Sono altruista. Mi sento così. Spero di potere aiutare. Mi sono posto delle domande, dalla terza superiore in poi. Non avevo le idee chiare ma a poco a poco ho deciso. Se potessi scegliere, direi che le mie opzioni sono la cardiochirurgia e la neurochirurgia. Ma ho davanti un lungo percorso, si vedrà…».
E da dove passa, il percorso? «Alla fine ho scelto l’Università Vita Salute San Raffaele». Lì, nei test d’ingresso, Lorenzo è arrivato appena 49esimo. Sarà dura!