Politica - 03 settembre 2021, 12:32

Dal lavoro al tempo libero. La Gallarate inclusiva secondo Margherita Silvestrini: «La città è per tutti»

Nel programma si parla di una Gallarate «attenta alle disabilità». «Nella fase di pianificazione delle attività amministrative, bisogna tenere sempre presente che la città è per tutti», dice la candidata sindaco del centrosinistra. Rimuovere le barriere architettoniche è necessario ma non sufficiente: «Una persona disabile deve essere inclusa nella vita della comunità. Occorre progettare col terzo settore soluzioni e azioni a lungo termine»

Margherita Silvestrini

Margherita Silvestrini

Nel programma di Margherita Silvestrini, candidata sindaco del centrosinistra a Gallarate, si parla di «una città attenta alle disabilità».

«Si tratta di un’attenzione a tutto tondo – spiega –. Quando si vuole includere le disabilità e le diversità in senso generale bisogna farlo sempre, non solo erogando servizi. In primis, quando si progetta un’opera nuova, bisogna banalmente pensarla senza barriere architettoniche. Ma è importante, anche quando si rinnova un parco giochi, farlo in maniera che i giochi siano inclusivi, siano per tutti i nostri bambini e le nostre bambine».

In generale, «nella fase di programmazione delle attività amministrative, bisogna tenere sempre presente che la città è per tutti».

Nei mesi scorsi, ci sono stati incontri con i genitori di ragazzi con disabilità. «È emerso chiaramente – spiega Silvestrini – che l’intervento nei loro confronti non può esaurirsi con prestazioni professionali e servizi. Per una persona disabile è necessaria un’inclusione nella vita della comunità. Occorre dare l’opportunità di vivere la città in maniera ampia, intervenendo sull’abilitazione della comunità intera, a partire dalle famiglie, ma coinvolgendo anche la scuola e le organizzazioni che si occupano del tempo libero».

Pertanto «abbiamo pensato innanzitutto di creare sinergie importanti con queste organizzazioni. Per i più grandi, abbiamo pensato all’inserimento lavorativo, offrendo – in base alla potenzialità che può avere un’amministrazione – opportunità di lavoro, applicando negli appalti la “clausola sociale”».

E ancora: «Occorre lavorare sul tempo libero e sulla socialità – afferma la candidata sindaco –. Tutti devono essere inclusi nelle relazioni di ogni ragazzo e ragazza della nostra città, sperimentandosi nello sport, partecipando, banalmente, alla visione di un film. Questa è una richiesta forte dei genitori, che devono poter contare su un’amministrazione vicina, attenta a ogni aspetto».

Il tutto collaborando con il terzo settore, «con cui progettare insieme le soluzioni possibili, ascoltando bene le esigenze delle famiglie, puntando su azioni a lungo termine».

I.P.E.

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