Valle Olona - 21 agosto 2021, 07:15

Il no ai cani nel parco Durini divide Gorla Minore

Per alcuni il divieto (anche con il guinzaglio) è anacronistico, per altri giusto perché ci sono le scuole e gli uffici comunali. Il sindaco: «Per passeggiare o giocare c'è l'area di via Giacchetti»

Nel parco di Villa Durini a Gorla Minore i cani non possono entrare, neanche al guinzaglio

Nel parco di Villa Durini a Gorla Minore i cani non possono entrare, neanche al guinzaglio

Negli ultimi giorni sta facendo molto discutere il divieto di accesso ai cani al parco di Villa Durini, dopo le segnalazioni di alcuni cittadini sui gruppi social dedicati a Gorla Minore.

Il divieto non è certo una novità, da anni, infatti, l’amministrazione ha deciso di interdire ai cani l’accesso al parco, ma c’è chi si chiede se oggi questa scelta sia ancora attuale e opportuna. Le posizioni di chi ha partecipato alla discussione sono le più varie; da una parte, infatti, vi è chi difende il diritto di poter fare una passeggiata al parco accompagnati dal proprio animale, dall’altra, invece, molti condividono la posizione del Comune, data anche la particolare situazione dell’area.

Nel polmone verde

Il parco di Villa Durini, infatti, ospita al suo interno sia una scuola primaria che gli uffici comunali, ed è proprio questa particolarità ad aver spinto l’amministrazione a decidere di scegliere una posizione da alcuni considerata ingiusta. In molti, infatti, non comprendono la ragione del divieto, sottolineando come non vedano il problema di introdurre al parco il proprio animale tenuto al guinzaglio. Al contrario, per gli anziani e i bambini che vi trascorrono il tempo sarebbe positivo poter interagire con animali tranquilli e beneducati.

Altri gorlesi sono di parere diverso; tra i commenti ve ne sono alcuni, inaspettatamente di proprietari di animali, che sottolineano come sia propria la mancanza di educazione di alcuni a rendere necessario questo provvedimento.

Per colpa di chi

Basterebbe, infatti, anche solo una manciata di persone che non raccogliessero le deiezioni dei propri cani in prossimità della scuola o che li lasciassero liberi di scorrazzare per il parco senza guinzaglio per provocare spiacevoli e gravi conseguenze.

La discussione non accenna a fermarsi e i commenti in proposito sono ben oltre i 200: in molti d viene chiesto di sapere quali siamo i motivi che hanno portato l’amministrazione a scegliere di mantenere in vigore il divieto.

Lo abbiamo chiesto al sindaco di Gorla Minore Vittorio Landoni, che ha sottolineato come alcuni dei motivi siano proprio quelli già illustrati da alcuni gorlesi: «Il divieto c’è da anni anche perché all’interno del parco c’è una scuola e questo fa sì che per molti mesi all’anno il passaggio di bambini e famiglie sia estremamente importante. Con queste premesse basterebbe anche un solo animale mal custodito per causare conseguenze anche molto gravi».

Anche per i mesi estivi, in cui sono sospese le lezioni, la situazione potrebbe essere potenzialmente pericolosa: «La Villa che ospita gli uffici del comune è proprio all’interno dell’area verde – prosegue Landoni – e questo fa sì che esse non sia frequentata solo da chi cerca uno spazio per passare qualche ora all’aria aperta, ma anche da persone di tipologie molto diverse, e anche questo potrebbe causare delle criticità. Chiariamo bene: il problema non sono i cani, ma la convivenza tra i cani e le persone, soprattutto gli anziani e i bambini, convivenza che spesso è di difficile gestione in quello che, tra l’atro, è un parco storico che cerchiamo di preservare al meglio».

La decisione dell’amministrazione, dunque, è stata quella di mantenere in essere il divieto dedicando agli animali e ai loro proprietari uno spazio apposito in un luogo più idoneo.«Per chi desidera passeggiare con i propri animali o farli correre e giocare il libertà è stata realizzata l’area cani in via Giacchetti – conclude il sindaco – dove è possibile recarsi in sicurezza e far svolgere attività ai propri cani grazie alle attrezzature che sono state installate appositamente per loro e per le loro esigenze».

Loretta Girola

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