"Noi Civici per Varese”, la lista nata dall’unione di Movimento Aggregativo per Varese, Uniti si Vince +Europa, Semplicemente Cittadini, Ul Nost Lagh e Acai (leggi QUI) ha “scippato” la candidata a Forza Italia e le ha proposto di correre come sindaco di Varese.
Caterina Cazzato, che per gli Azzurri era delegata alla stesura del programma elettorale, sarà quindi la prima, e salvo sorprese anche l’unica, candidata donna alla carica di prima cittadina.
Nata a Taranto, la Cazzato vive a Varese, sposata e con due figli, è laureata in giurisprudenza, specializzata in "Igiene e Sicurezza sui luoghi di lavoro" e in "Management e innovazione nella PA". Lavora all'Ispettorato Nazionale del Lavoro di Varese in qualità di funzionario amministrativo - giuridico - contenzioso ed è consigliera provinciale di parità vicaria della Provincia di Varese.
Si candida «per passione politica – dice - perché credo che sia importante nella vita impegnarsi socialmente nel luogo in cui si vive, ho accettato di candidarmi a rappresentare una squadra composta da persone animate da intenti civici genuini, accomunata a loro dall'amore per Varese e dalla voglia di superare le dinamiche partitiche troppo spesso ingessanti. Questa scelta permette a noi-civici per Varese - di esprimerci liberamente e di prospettare scelte di amministrazione basate sulle concrete esigenze della cittadinanza e a me, in particolare, di cogliere l'occasione di ringraziare questa città che mi accoglie da ventiquattro anni. Non da ultimo, preciso che mi candido per le donne della città, in quanto ritengo che debbano avere non solo a parole ma anche nei fatti pari opportunità di accesso agli incarichi politici. Il mio interesse, in occasione delle elezioni amministrative per Varese, è focalizzato sui temi di prioritario rilievo»
I TEMI
1. L'appoggio comunale ai cittadini e allo sviluppo economico sostenibile per contribuire a contrastare la crisi di mercato e alla crescita sociale e culturale della cittadinanza, da realizzare attraverso un graduale percorso di "smartizzazione" delle attività amministrative e funzionali della città. Tanto al fine di conseguire lo snellimento e la maggior efficacia ed economicità dei processi burocratici comunali, di ascolto ai cittadini, di comunicazione pubblica (dedicata alle risorse cittadine da esaltare) e di decisa valorizzazione delle sue risorse naturali (il lago di Varese, il Sacro Monte, i percorsi naturalistici, i siti UNESCO e FAI), dello sport (calcio, canottaggio, basket, ciclismo, pattinaggio e hockey su ghiaccio, ippica...).
2. Favorire l'occupazione è l'obiettivo principale da perseguire per il benessere della collettività attraverso le leve dello sviluppo economico ma la pandemia ha sollevato un' altro grande problema sociale nazionale che incide anche sulla nostra città: le donne hanno necessità di misure di sostegno della genitorialità finalizzate a favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro per avere pari opportunità di espressione nella vita privata e sociale.
3. A tutela dell'ordine pubblico e della vivibilità della città di Varese, si prevede maggiore vigilanza nei pam nei quartieri ma anche un approccio alle problematiche di competenza della Polizia locale improntato alla prevenzione e alla persuasione e non solo punitivo. Si ritiene utile fornire supporto alle attività di "controllo di vicinato", che riteniamo un valido strumento di prevenzione della criminalità: presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona e la collaborazione di questi ultimi con le Forze di polizia locali.