«Domenica 25 luglio Gallarate ha festeggiato San Cristoforo, santo patrono protettore dei viandanti, così ci troviamo a riflettere sulle parole che monsignor Riccardo Festa ha rivolto alla città».
Si apre così la nota di Officina di cura urbana, la lista civica di sinistra che sostiene la candidata sindaca Margherita Silvestrini. «L’appello – prosegue il comunicato diffuso dalla portavoce Nancy Perazzolo – rivolto ad una attenzione e sensibilità nel saper accogliere tutti, perché “Chi chiude fuori gli altri resta chiuso dentro, nella sua solitudine solitaria”, ha colpito profondamente l’animo di Officina di cura urbana. Noi poniamo la cura al centro della nostra politica e lo facciamo concretamente anche attraverso le candidature di Chohan Ali Sher e Ayesha Saeed, due giovani ragazzi simbolo della buona integrazione, che da cittadini italiani mettono la loro esperienza al servizio degli altri cittadini di origine straniera che hanno voglia di costruire un ponte di dialogo tra le diverse comunità presenti nel variegato tessuto cittadino gallaratese, e di Carlo Naggi, coordinatore di zona per Acli».
Officina di cura urbana ritiene «davvero significativo occuparci di integrazione»: «Siamo capaci di riconoscere ed accogliere la nostra interdipendenza di esseri umani, differenti ma con uguali diritti e dignità».
Nella nota si sottolineano la distanza dal sindaco Andrea Cassani, elencando alcuni episodi come il post in cui erroneamente veniva additato un cittadino di origine tunisina come autore di un atto doloso, lo sgombero dei sinti «che rappresentanti Acli e Caritas, sostenuti proprio dal Monsignor Riccardo Festa, si sono impegnati ad aiutare con opera continua di assistenza», o il pagamento del biglietto del treno per Milano ai migranti, ospiti in una struttura gallaratese, perché non era stata accettata la loro domanda d’asilo, con tanto di polemica con la giunta Sala.
«Officina di cura urbana – conclude Perazzolo – propone un modello di città diverso, in cui la cura è messa al centro di ogni aspetto della vita collettiva».