Due foto che lo ritraggono con il sindaco Emanuele Antonelli e con il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi.
E una frase: «In politica tutti tradiscono e tutti hanno tradito. Io queste persone non le tradirò mai».
È il post che il consigliere comunale forzista Orazio Tallarida ha pubblicato su Facebook ieri sera, mentre una parte della politica cittadina fremeva a seguito delle parole del senatore Giacomo Caliendo, commissario provinciale degli azzurri (leggi qui).
Il quale, rispondendo con fermezza al collega di Fratelli d’Italia Ignazio La Russa (leggi qui), ha addebitato ad Antonelli la frattura del centrodestra.
Ora Forza Italia è a un bivio. Da sciogliere, ha spiegato Caliendo, entro la chiusura dei lavori parlamentari, ossia nel giro di una settimana. Innanzitutto, deve arrivare un passo indietro sulla lista del sindaco, che i forzisti si aspettano “puramente” civica, nel rispetto degli accordi provinciali.
A quel punto, potrebbe tenersi un nuovo direttivo per prendere una decisione definitiva.
E se un ritorno nella coalizione di centrodestra da parte di Forza Italia appare complicato, è ancora più difficile (per usare un eufemismo) ipotizzare che Gigi Farioli rinunci a costruire e guidare il polo di centro.
Uscendo dal centrodestra, quindi, Forza Italia perderebbe qualche “pezzo”, vale a dire chi non intende seguire il percorso avviato da Farioli. E il post di Tallarida lo lascia intendere chiaramente.
Con un ritorno nella coalizione, però, potrebbe consumarsi una clamorosa separazione che rischia di indebolire entrambe le parti: Farioli perderebbe il simbolo del partito, mentre Forza Italia dovrebbe rinunciare al suo esponente di spicco.