Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Ignazio la Russa, che ha trasformato quello che sta accadendo nella coalizione di centrodestra a Busto Arsizio in caso nazionale (leggi QUI), il senatore Giacomo Caliendo (Fi) interviene a gamba tesa, richiamando innanzi tutto il collega al rispetto dei ruoli. «Non conoscendo quello che succede sul territorio, avrebbe dovuto evitare di esprimersi. Ora faccio un riepilogo per chiarire: In base a un accordo provinciale abbiamo deciso di evitare le liste civiche del candidato sindaco, che creano confusione negli elettori e non hanno nessun dovere morale. Antonelli (Fdi) ha disatteso questo accordo e noi abbiamo scelto di sostenere la candidatura di Farioli».
Secondo Caliendo sarebbe stato Antonelli a rompere gli accordi, anche se a uscire dalla coalizione alla fine è stata Forza Italia, e quindi dovrebbe essere sempre Fratelli d’Italia a fare un passo indietro per non avere la responsabilità morale di spaccare il centro destra alle prossime amministrative. Ma il tempo stringe. «Abbiamo atteso sei mesi un ripensamento o una comunicazione che non è mai arrivata. Con la fine dei lavori a Roma e la comunicazione della data delle elezioni, considereremo la vicenda chiusa i questi termini».
Nemmeno le parole di La Russa sono quindi servite per richiamare Forza Italia all’intero della coalizione, anzi, per il senatore Calinedo tutta questa faccenda sta mettendo in ridicolo la politica: «Siamo diventati l’asilo Mariuccia. Comportiamoci da adulti».