Tre lotti e fiorisce già una prima inaugurazione, quella di un supermercato. La metamorfosi dell'area ex Mizar rappresenta per Busto Arsizio e Beata Giuliana in particolare prende corpo.
Gli automobilisti hanno potuto seguire gli sviluppi viabilistici, la nascita di rotatorie e dintorni. Mercoledì 21 apre l'U2 in corso Sempione. Quella che era un'azienda storica del territorio, che era chiusa ormai da almeno 15 anni, ora offre lavoro sotto un'altra forma: commercio e servizi. Ci ha sempre creduto la Sitip e la prova è che non ha mai lasciato abbandonato questo terreno: ha tenuto qui un custode, che ha permesso che non finisse come altre aree dismesse. E adesso, prove di rinascita, sottolineano Gian Battista Cortinovis (Cda Sitip) e Davide Porta (direttore amministrativo) nel sopralluogo con il Comune oggi. Manager di progetto, Marco Reguzzoni.
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Non è stato facile rispettare i tempi, in questo periodo di emergenza sanitaria a maggior ragione. Ma ci si è riusciti, sottolinea il direttore dei lavori, architetto Luca Macchi. In 60 giorni ha preso forma questo primo round e molto altro arriverà: da altri centri, come quello sportivo, e servizi fino al verde. Le imprese: Civelli, Guerini e Marchini piante.
Tre erano i lotti della convenzione urbanistica firmata da Comune e società lo scorso settembre: il primo riguarda la riqualificazione forestale, per 68mila euro. Il secondo, il controviale d'accesso parallelo al Sempione: 548mila euro. Il terzo, la rotatoria con via Cascina dei Poveri, 351mila euro. E la parte privata si è impegnata ad altro ancora, come la rotatoria con via San Gottardo (229mila euro) e il rifacimento del manto stradale tra via Minghetti e sempre San Gottardo (58mila euro).
Il sindaco Emanuele Antonelli riconosce la tempestività dei privati, ma ricorda anche la grande collaborazione e sottolinea: «Lavoro è la parola chiave. Qui c'è un nuovo sviluppo per Beata Giuliana». Non si può però non guardare dall'altra parte della strada, l'ex palaghiaccio e futuro palaginnastica: per ora, una speranza. Non c'entra l'ex area Mizar, è un'altra partita, ma potrebbe contribuire alla rinascita della zona. «Noi abbiamo fatto tutto ciò che dovevamo - afferma il sindaco - ora tocca ai privati».
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