Siamo in finale. E adesso viene il bello, perché quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. Questa sera alle 21.00, a Wembley (diretta tv Rai e Sky), la Nazionale dello spirito di gruppo, della coesione, della amicizia, di quell'empatia "italiana", si gioca la finale dell'Europeo contro l'Inghilterra.
Siamo certi che i nostri Azzurri non si giocheranno "solo" il trofeo contro gli inglesi, ma anche - simbolicamente - cercheranno di dare una gioia, un senso di riscatto ad una Nazione che si sta cercando di uscire dalle difficoltà, sociali ed economiche, legate alla pandemia. E gli italiani, quando devono dimostrare l’orgoglio nazionale, sono coesi e si rimboccano le maniche, proprio come i ragazzi di Roberto Mancini che hanno fatto innamorare milioni di telespettatori e ci hanno dato la voglia di alzare la testa.
Ad aiutarci a entrare nel vivo della sfida di questa sera tra due diverse scuole calcistiche ci pensano mister Gedeone Carmignani, vice commissario tecnico nell'epoca azzurra di Arrigo Sacchi, e mister Claudio Gentile, campione mondiale 1982 e commissario tecnico vincitore dell'Europeo 2004 con l'under 21.
Mister Carmignani: la sua opinione per questa partita?
Sarà una partita incerta sino all’ultimo. Gli Azzurri giocheranno adattandosi all’avversario. I nostri calciatori sentono moltissimo l’affetto e il supporto degli italiani e questo sostegno, a mio avviso, metterà in secondo piano il fattore campo.
Mister Gentile: lei cosa ne pensa?
Una partita molto dura, Servirà la massima concentrazione, vincerà chi commetterà meno errori. Bisogna rimanere super concentrati per tutta la gara. Quando si arriva alla finalissima come in questo caso si gioca alla pari. Dal punto di vista psicologico è fondamentale entrare in campo con "la fame" della vittoria. Abbiamo un bel gruppo, unito, e questo è un aspetto molto importante.
Mister Carmignani, potrebbe verificarsi un calo fisico e psicologico dopo la partita con la Spagna?
Non credo. Abbiamo un giorno di più di riposo e comunque qualsiasi calciatore, anche il più emotivo, si trasforma in una finale e viene trascinato dal gruppo. Tutti vogliono vincere questa gara perciò tutti daranno il massimo. Bisogna arrivare primi per entrare nella storia del calcio: chi arriva secondo finisce "nell'oblio", tutto viene vanificato e questo i calciatori sanno bene.
Mister Gentile, un commento sulla partita contro la Spagna?
È stata la miglior partita che gli spagnoli hanno fatto e certo uscire ai rigori è sempre un forte rammarico. Personalmente da tempo sostengo non sia logico che le fasi finali di importanti tornei dopo i supplementari finiscano con i rigori: la partita andrebbe ripetuta, ne va dello spettacolo. Da ex calciatore posso affermare che un rigore mancato nella finalissima segna il tuo stato d’animo per tanto tempo; e vi assicuro che dopo 120 minuti di battaglia calciare un penalty non è facile: subentra tanta emotività.
Domanda per entrambi: sarebbe stata meglio una finale contro la Danimarca?
Siamo italiani, ci piace essere lottatori. Senza nulla togliere ai danesi, ma riuscire a vincere contro gli inglesi che hanno inventato il calcio sarebbe tanta roba...
Le interviste prima delle precedenti partite hanno portato bene: chissà...
Ora non pensiamo a niente di quello che è successo prima. Conta solo la finale. "Stringiamoci a coorte", vinciamo e poi ne riparliamo... Forza Italia, Forza Azzurri. Regalateci un sogno, di cui tutti abbiamo bisogno e voglia.