Oggi, 1° luglio tutte le sigle sindacali che rappresentano i lavoratori dello sport sono in piazza a Roma per chiedere di non sospendere l’iter di riforma dello Sport.
Anche la Felsa Cisl dei Laghi sarà nella capitale con gli ex collaboratori di Manara Busto Arsizio, esclusi dalla nuova gestione P.R.I.M.E / Forus nonostante gli anni di dedizione e di lavoro presso la piscina.
«Il loro caso è emblematico di quanto sia urgente la riforma dello Sport invocata - afferma in una nota il sindacato - con la gestione Sport Management quasi tutti i lavoratori operanti per la gestione della piscina (bagnini, istruttori, cassiere) nello stabilimento di Busto Arsizio sono stati impiegati con contratti di collaborazione sportiva. Questa forma contrattuale non da tutele né garanzie ai lavoratori che, dopo anni di servizio, con la pandemia e la conseguente chiusura dello stabilimento, si sono trovati a poter contare solo sui bonus del Governo (destinati ora a terminare con la fine dell’emergenza) e ad essere esclusi dalla nuova gestione spagnola, non avendo un vincolo di lavoro con la precedente gestione».
«La pandemia - dichiara il coordinatore territoriale della Felsa Cisl dei Laghi Alberto Trevisan - ha mostrato l’urgenza di garantire diritti e tutele minime a tutte le forme di lavoro. Il lavoro va tutelato in ogni sua forma. Il lavoro nell’ambito sportivo non può più essere una zona franca dove chi ci opera è escluso da ogni forma di tutela e diritto. La riforma del lavoro in ambito sportivo va fatta subito, perché non si ripeta un caso come quello della Manara».