Vinti i playoff, si celebra una stagione pazzesca ma si guarda anche avanti. A quell che potrebbe accadere. Perché sì il presidente della Castellanzese Alberto Affetti non sulla società in serie C osserva: «Nulla è impossibile». A patto che ci siano basi solide o son dolori.
Così parla Affetti ai tifosi: «Non possiamo che essere soddisfatti ed orgogliosi per la grande stagione appena conclusa, soprattutto se si pensa che tutto si è compiuto nell’anno del centenario. Sono felice, emozionato e ottimista per i nostri colori, se guardo all’affetto dimostrato nella giorno della finale al Provasi da parecchi tifosi. L’impresa è stata grande e questo la gente l’ha percepito, ma più ancora l’ha intuito chi ha concorso a ottenere questo risultato così importante per il calcio nostrano».
E adesso? «Oggi è d’obbligo una riflessione - spiega - accontentarsi e mantenere quanto di buono fatto fino ad ora, oppure alzare nuovamente l’asticella? Tutto si può dire e fare, mai dire mai. Quando approdai alla Castellanzese, diciotto anni or sono, sembrava un sogno arrivare in Promozione. Oggi siamo andati ben oltre a quel sogno e ora è arrivato il momento di guardare oltre. Migliorarsi, crescere, stimola sempre, ma occorre farlo con molta attenzione, altrimenti è subito pronto il grande ed irreparabile tonfo, specialmente se il salto è importante come quello della Lega Pro».
Sottolineando ancora: «Il salto nei professionisti impone una pianificazione societaria differente dall’attuale, uno stadio adeguato ai criteri richiesti dalle normative vigenti, insomma cambierebbero molte cose. Nulla è impossibile, il mio impegno non mancherà per trovare soluzioni adeguate a questo ambizioso progetto, ma tutto quanto si attuerà solo se ci saranno le basi solide per poterlo sviluppare adeguatamente. Io ci credo e smetterò di farlo solo quando non ci saranno più i presupposti oggettivi per vedere i Neroverdi in Lega Pro».