Legnano - 26 giugno 2021, 01:17

Consiglio comunale a Legnano: la discussione su Accam si interrompe a metà

Doveva essere il consiglio comunale di Accam. E lo è stato, fino a notte fonda. Poi la sospensione per non meglio precisati “problemi tecnici”. Prima e durante la discussione del piano di avvio e sviluppo della Newco di Accam, animi caldi e toni accesi a Palazzo Malinverni. Il secondo round questa mattina

Doveva essere il consiglio comunale di Accam. E lo è stato, fino a notte fonda. Com'era prevedibile, vista l'importanza della discussione e la lunga lista di emendamenti alla delibera, ben dodici, presentata dal consigliere Franco Brumana del Movimento per i cittadini. Ma i colpi di scena nella sala consiliare di Palazzo Malinverni non si fanno mai desiderare. Così alla mezzanotte e mezza, adducendo anche “problemi tecnici” non meglio precisati, il presidente del consiglio comunale, Federico Amadei, ha interrotto la discussione a metà. La pubblica assise è stata aggiornata alla mattina di sabato 26.

Tempi lunghi e accuse

Nella seduta “mista” di venerdì sera si è andati lunghi, al solito, anche perché non sono mancate le schermaglie e le accuse, da una e dall'altra parte.

Soprattutto in apertura di seduta, durante lo spazio riservato alle comunicazioni, gli animi si sono scaldati, e non poco, tra maggioranza e opposizioni. È stata la capogruppo della Lega, Carolina Toia, a criticare il “modus operandi” della giunta, citando, nello specifico, ritardi nella trasmissione dei documenti: «Non siamo messi nelle condizioni di svolgere come vorremmo il nostro ruolo, questo è sinonimo di pressapochismo e superficialità da parte della maggioranza. Si vede che l'amministrazione intende il passaggio nelle commissioni un adempimento puramente formale. Ma non è così. E per coerenza, non parteciperemo alle votazioni di questa sera». A ruota della capogruppo leghista sono andati il rappresentante della lista “Toia sindaco”, Francesco Toia, e il consigliere Letterio Munafò di Forza Italia, accendendo ulteriormente la miccia innescata nell'aula.

Dai banchi della maggioranza, e dal Partito Democratico in particolare, la replica: «Una protesta senza gambe, gli atti sulla Newco di Accam sono liberamente consultabili da un mese».

Accam si ferma a metà

Punto focale della seduta il piano di avvio e sviluppo della Newco di Accam. Come Busto Arsizio martedì scorso, anche il consiglio comunale di Legnano deve dare parere favorevole alla costituzione della nuova società che gestirà il ciclo integrato dei rifiuti, con il coinvolgimento di Amga, Agesp e Cap Holding.

«È un atto che apre una pagina nuova nella storia dello smaltimento dei rifiuti». Il sindaco Lorenzo Radice ha utilizzato una metafora per “fotografare” lo stato attuale dell'arte, rivendicandone i principi. «Oggi giriamo la pagina del libro e ne iniziamo una bianca, sulla quale dobbiamo scrivere qualcosa di nuovo. Cosa è stata Accam lo sappiamo, e non volevamo si riproponesse quella storia. Ci siamo dati da fare per costruire un piano C, siamo arrivati ad un centimetro dal fare saltare tutto». Il primo cittadino di Legnano ha sottolineato le 3T (tempo, tutele e terreno) decisive nel percorso di condivisione del piano. «Oggi si può chiudere la società ma non l'impianto, questo i cittadini devono saperlo».

Poi la discussione sugli emendamenti, tutti presentati dal consigliere Brumana. Con la tensione di nuovo a fior di pelle, dopo la prima serie di no alle proposte di modifica: «Siete tutti schierati a difesa del sindaco. Non parlateci di rispetto delle minoranze e dialogo» ha tuonato Brumana. Last but not least, l'interruzione per “problemi tecnici”. Si riprenderà sabato mattina. Sperando che la notte porti consiglio.

Alessio Murace