Politica - 24 giugno 2021, 21:03

Merletti: «Io candidato sindaco? Spinto da uno spirito di libertà a dire "sì". Ma prima serve un confronto»

Conclusa la sua esperienza con Confartigianato, l'imprenditore indicato come candidato sindaco del centrodestra usa parole di buonsenso e grande rispetto: «Non ho un referente politico, ho chiesto di sistemare le cose in azienda e un confronto vis a vis. Pronto ad accettare con spirito di sacrificio perché siamo in uno stato di eccezione. Non sono varesino? Neppure Fassa lo era»

Merletti: «Io candidato sindaco? Spinto da uno spirito di libertà a dire "sì". Ma prima serve un confronto»

Maroni si ritira, Luigi Zocchi (già contattato un mese prima) si riscalda per entrare in gioco, poi in campo scende Marco Pinti subito sostituito da Giorgio Merletti, che però resta in panchina e la partita è sospesa. E’ più o meno questo il riassunto del campionato elettorale del centrodestra, con una campagna acquisti condotta freneticamente in due settimane, che ora ha subito una battuta d’arresto improvvisa e la squadra è ancora senza un capitano.

Se infatti si chiede agli esponenti delle varie coalizioni se Merletti sia davvero il loro candidato, la risposta è univoca: «è il nome su cui c’è stata convergenza all’ultima riunione. Vediamo se accetta». Eppure Merletti ha già confermato la sua disponibilità.

«Nelle ultime 62 ore la mia vita è stata stravolta - dice – Ero a riposo da dicembre, quando ho concluso la mia esperienza a Roma con Confartigianto. Poi mi è stato chiesto se volessi candidarmi come sindaco di Varese. Ho risposto che sì, avrei potuto, ma che avrei prima dovuto sistemare delle cose in azienda e che avrei preferito anche un confronto vis a vis con tutti prima di confermare, perché io non ho un referente di partito a cui fare riferimento». Un "sì" più che con riserva, con «spirito di sacrificio - dice - Siamo in uno stato di eccezione e serve un dittatore, ma un dittatore illuminato, non un pasticcione come Conte. Ecco non voglio fare il dittatore illuminato del centrodestra, però ci vuole qualcuno che abbia il coraggio di dire "sono libero"».

Merletti libero lo è, quindi si è messo a disposizione. Da quel momento, però, è calato il silenzio. Il suo nome è stato proposto e accettato dalla coalizione, seppur con qualche riserva, principalmente legata al fatto che non è varesino, «ma non lo era nemmeno Fassa», fa notare. Dopodiché nessun incontro è stato fissato, nessun riscontro è arrivato.

Da una parte c'è la coalizione che attende una conferma ufficiale e dall’altra il candidato che attende di essere contattato. Come verrà rotto il ghiaccio non è dato sapere, ma la fretta di trovare un sostituto di Roberto Maroni pare scomparsa

Valentina Fumagalli

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