Busto Arsizio - 24 giugno 2021, 14:13

Monsignor Livetti e l’umiltà di San Giovanni: «Allenatore nella ginnastica del passo indietro»

Un grande applauso ha accolto lo storico prevosto, da pochi giorni 90enne, che ha concelebrato la messa del Santo Patrono. Nella sua omelia l’insegnamento di San Giovanni: «A me suggerisce di non darmi delle arie. La longevità non è un merito, ma un dono»

La messa concelebrata dai monsignori Livetti e Pagani

È sempre speciale la messa solenne del Santo Patrono celebrata nella basilica di San Giovanni dopo il conferimento della civica benemerenza e dei “grazie” della città (leggi qui).

Quest’anno, però, lo è stata ancora di più. La funzione, infatti, è stata concelebrata da monsignor Claudio Livetti, storico prevosto della città che pochi giorni fa ha compiuto 90 anni (leggi qui).

Per lui subito un applauso scrosciante. «Caro Claudio – ha esordito monsignor Severino Pagani – tu conosci tante cose e tante persone della città. Ci affidiamo alle preghiere che ogni giorno reciti per noi: ci sono di grande sostegno. Oggi noi preghiamo per te, sperando ci siano ancora molti anni di intensa comunione fra noi e te e per te con il Signore».

«Non farò un discorso programmatico, come quando ero un prevosto – qualcuno diceva – terribile», ha scherzato Livetti all’inizio della sua omelia, incentrata su tre momenti della vita di San Giovanni Battista: l’inizio gioioso, il ministero coraggioso e il glorioso martirio.

Dicendo di non ritenersi degno nemmeno di slegare i lacci dei sandali del messia, il santo ci ha lasciato un importante insegnamento: «Essere capaci di fare un passo indietro. San Giovanni ci insegna a non crederci supereroi, ma a parlare poco, dicendo cose vere, utili e di cui siamo certi. Promettere solo ciò che si può mantenere, fare ciò che è buono e serve al prossimo. Rispettando tutti, soprattutto i più deboli e gli indifesi».

Un messaggio di umiltà che riguarda ognuno di noi. «A me – ha proseguito – arrivato a 90 anni, San Giovanni Battista suggerisce di non darmi delle arie perché sono il prevosto più longevo da cento anni a questa parte. La longevità non è un merito, ma un dono. Io mi metto in disparte nella preghiera. Giovanni Battista è l’allenatore di tutti noi nella ginnastica del passo indietro».

Un messaggio «non programmatico», ma su cui ciascuno - autorità presenti nelle prime file della basilica e semplici cittadini - potrà fare una riflessione.

R.C.