«No a ogni forma di violenza». È l’appello lanciato con forza da Luca Folegani e Alessandro Albani.
Entrambi sono impegnati politicamente a Busto Arsizio: il primo in Fratelli d’Italia, il secondo è consigliere comunale della Lega. Ma in questo caso l’intenzione non è quella di promuovere un messaggio politico.
«Da una riflessione comune abbiamo notato come si parli poco della violenza che colpisce gli uomini», osservano. Da qui il desiderio di impegnarsi in una «campagna di sensibilizzazione» per dare visibilità anche a questo fenomeno e dimostrare vicinanza a tutte le vittime di violenza.
«Non si tratta assolutamente di un contraltare alla violenza contro le donne», precisa Folegani. Lo stesso fa Albani: «Nessuna contrapposizione. La violenza sulle donne è un problema enorme a cui mi sono dedicato promuovendo il corso di autodifesa tenuto dall’istruttore Luciano Peritore e, di recente, partecipando a un esperimento sociale (leggi qui)».
«Semplicemente – prosegue Folegani – gli episodi che interessano gli uomini hanno meno visibilità, perché si tratta del “sesso forte” che “si sa difendere da solo”. A nostro parere, invece, è importante lanciare un segnale di vicinanza anche a queste vittime e far capire alla cittadinanza che il problema esiste e non va sminuito».
Folegani – di professione avvocato – aggiunge che «può trattarsi di violenza fisica o anche psicologica. In ogni caso, nell’immaginario collettivo questo non riceve la giusta attenzione, viene sminuito. Il risultato è che le vittime si sentono sole e, per pudore, non ne parlano e non denunciano».
La questione si intreccia anche con il grosso tema delle famiglie che si separano. «Per lavoro mi capita di occuparmene – spiega Folegani –. È importante che padre e madre vengano messi sullo stesso livello e venga riconosciuta l’importanza di entrambi i ruoli. Ci sono casi di padri separati in enorme difficoltà. Alcuni Comuni hanno messo delle quote per aiutarli con l’alloggio. Quello delle nuove povertà è un problema che merita grande attenzione».
Insomma, il messaggio è che «ogni forma di violenza va contrastata sempre e con fermezza – sottolinea Albani –. La condanna deve essere forte, che di tratti di soprusi ai danni di donne, uomini, bambini, anziani e anche animali. Non mi riferisco alle pene, perché la legge è legge, ma al percepito collettivo».
Prossimamente, tra l’altro, verrà presentato un nuovo cortometraggio promosso da Albani, dopo quello contro l’abbandono degli animali: «Sarà dedicato proprio alla condanna di ogni forma di violenza. Con me ci saranno gli attori Stefano Chiodaroli e Max Cavallari. Speriamo possa servire ad accendere i riflettori e a sensibilizzare si questo tema».