Busto vuole riprendersi le sue feste. Per divertirsi, ma anche per continuare a fare solidarietà. Ed è pronta a studiare ancora per questo. Alla riunione del Coordinamento feste c'erano rioni e associazioni, coloro che ormai organizzano eventi riferimento per la comunità. O meglio organizzavano. C'è chi sta muovendo, ora: ad esempio Sacconago con una minipatronale. San Michele medita su settembre.
Di certo, il mondo del volontariato nei rioni rivendica la sua dignità: «Non facciamo lavoro nero - ha osservato Mario Cislaghi, alla guida del Coordinamento - e vorremmo avere un rapporto diverso con i commercianti. C'è voglia di ricominciare, ma anche di prepararsi».
All'appuntamento c'era anche il sindaco Emanuele Antonelli, con l'assessore Laura Rogora. Si è dibattuto sull'autorizzazione sanitaria, sulle visite degli enti come i vigili del fuoco, sui defibrillatori (presente il presidente della Croce Rossa a Busto Simona Sangalli).
Sacconago ha confermato di andare verso «una sorta di patronale ristretta». Missioni, ridare una chance alla gente e provare ad avere un incasso minimo per sopravvivere nel corso del 2021.
L'autorizzazione è uno dei punti chiave, più tranquillo chi si riferisce a un bar, che già ne è dotato. C'è anche chi fa ricorso ad app per prenotare il cibo da ritirare nella futura festa.
«A moltissimi mancano le vostre sagre, autofinanziate» ha riconosciuto Antonelli. E destinate a supportare cause buone e urgenti nelle parrocchie. Oggi più che mai.
Alla fine si è stabilito che ci sarà un incontro con gli organi competenti per valutare insieme il prossimo futuro. Poi via alla formazione specifica sull'era Covid. Si vuole arrivare poi all'autunno con persone pronte alla perfezione. Perché già ci si era formati e si prendeva tutto seriamente, ma adesso bisogna essere al passo con i tempi dell'emergenza.