È stata tra le società pioniere del karate in città, anche nel coglierne l’impatto sociale. Csk, così sinaghina eppure senza confini, oggi mobilita 700 persone e ha dovuto far ricorso a uno spazio commerciale per la sede.
Con tutti i costi che ne derivano. Mentre aveva puntato gli occhi proprio su quella che oggi viene chiamata l’area feste di Sacconago (LEGGI QUI). Paolo Busacca, in prima linea nel Centro Studi Karate, ieri ha seguito ciò che veniva detto nel tour sinaghino del candidato Maggioni ed è voluto intervenire raccontandosi.
«Il nostro indirizzo è sempre stato lo sport per tutti – rileva – entriamo a piene mani nella vita sociale, con attività anche per gli anziani, come la ginnastica a domicilio. Siamo cresciuti, eravamo arrivati a 700 associati prima della pandemia. Io a Sacconago abito dal 1973, non ci si rende conto che non era più paese, ma periferia di una città. E come tale ha sofferto tutti i problemi di una periferia».Se qualcosa è cambiato, se questo disagio è stato attenuato, è grazie all’azione della parrocchia, come accadde con don Luigi Caimi.
Adesso Csk guarda con un po’ di malinconia nell’ex oratorio, «un punto di incontro tra la zona storica e la nuova». Spera di poter presentare una manifestazione di interesse o dire la propria su quest'area, proprio in virtù del proprio impatto sociale. Intanto continua a versare fior di quattrini in spazi privati: «Soldi che avremmo potuto investire nel pubblico».
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