Arriva ancora la fuga al Giro d'Italia e la giornata della Grado-Gorizia, quella dello sconfinamento in Slovenia, diventa anche la giornata del belga Victor Campenaerts che sul traguardo finale vince il derby con l'olandese Riesebeek: tris di vittorie per la Qhubeka Assos, orfana di Nizzolo che ha abbandonato la carovana rosa dopo lo Zoncolan. Terzo posto per Nikias Arndt davanti a Simone Consonni.
E pensare che la tappa era iniziata con una serie di cadute che, oltre a costringere alla neutralizzazione della corsa, hanno obbligato al ritiro Buchmann e Ruben Guerreiro aggiungendo anche ulteriore difficoltà al Giro già tormentato di Nibali: da valutare le condizioni dello squalo, alle prese con una contusione costale.
In chiave classifica una domenica di transizione (sebbene l'addio di Buchmann, sesto della graduatoria, sia abbastanza pesante) alla vigilia della tappa più dura, quella del Pordoi e del Giau: da Sacile del Friuli a Cortina d’Ampezzo, 212 km e ben 5.700 metri di dislivello.