Una desertificazione. Definiscono così i commercianti della zona stazioni la situazione che si è creata nel comparto con lo spostamento del mercato e la chiusura del negozio Da Moreno. Un progressivo impoverimento di passanti sta così lasciando maggior spazio al rischio di brutte frequentazioni e degrado.
«Disagio che qui c'è sempre stato - precisano i proprietari di alcune attività commerciali della zona -, ma che adesso si nota molto di più e non vorremmo aumentasse, attirando quella parte di città "sfrattata" dall'arrivo del mercato in piazza Repubblica». I primi segnali si sono avuti con la chiusura di Moreno e l'abbandono del piano terreno dello stabile di viale Milano.
«I portici sono diventati un riparo per il bivacco e un dormitorio - raccontano ancora dalla zona di piazzale Trieste e piazzale Kennedy - Ci sono persone che bevono, lasciando le bottiglie di vetro a terra spesso dopo aver litigato tra di loro». Con lo spostamento del mercato «è chiaramente diminuito il passaggio ed è contemporaneamente venuto meno il presidio della polizia locale che faceva da deterrente».
Quello che chiedono i commercianti ora è una maggior attenzione per il comparto. «Non vorremmo che la situazione degenerasse e che la zona delle stazioni tornasse ad essere un'area calda della città. Un maggior presidio da parte delle forze dell'ordine ci rassicurerebbe e darebbe anche un senso di maggior sicurezza ai nostri clienti».
Una variabile, quella del cambio di frequentazioni nella zona, che l'amministrazione aveva già considerato. «Con le forze dell’ordine tutte, ancor prima del trasferimento del mercato, abbiamo previsto il monitoraggio della zona - spiega il sindaco Davide Galimberti che ha la delega alla sicurezza e ora anche alla polizia locale - La situazione è sotto controllo e non si registrano cambiamenti».