A luglio saranno due anni che il Piantone non c’è più e i suoi resti, ovvero il tronco diviso in due porzioni e la ramificazione principale, sono ancora depositati nei magazzini comunali di via Copelli in attesa che si decida cosa farne.
L’idea era quella di trasformare il legno in qualcosa che potesse ricordare per sempre il Piantone ai varesini. Per questo lo scorso anno era stato fatta una manifestazione di interesse per raccogliere idee da parte dei professionisti che lavorano il legno.
Tre le proposte pervenute, ma tutte troppo generiche e che non definiscono, per esempio, cosa si vuole ottenere dalla lavorazione del legname, piuttosto che la quantificazione numerica degli oggetti lavorati e consegnati all’amministrazione, e il supporto tecnico necessario.
Per questo sarà di nuovo pubblicato un avviso, più dettagliato, per cercare sponsor tecnici per la valorizzazione è il recupero artistico funzionale del legno del Piantone.