Scuola - 28 aprile 2021, 09:11

I ragazzi del Crespi studiano i pericoli della tecnologia con i compagni europei

Il progetto Erasmus Plus a Busto è riuscito a riprendere il suo percorso virtualmente: dalla dipendenza al cyberbullismo, gli studenti hanno svolto una ricerca e ne uscirà un magazine online

I giovani del Crespi sono riusciti a "incontrare" i loro coetanei grazie alla tecnologia

I giovani del Crespi sono riusciti a "incontrare" i loro coetanei grazie alla tecnologia

Finalmente i ragazzi della V dl del liceo Crespi di Busto hanno potuto concludere un progetto che li ha visti impegnati a partire da dicembre del 2018 e che si è interrotto a causa della pandemia. Si tratta del progetto Erasmus Plus, che avrebbe dovuto concludersi giusto un anno fa con l’arrivo delle delegazioni delle scuole partecipanti a Busto, ma che, per ovvie ragioni, ha subito uno stop improvviso e ha dovuto reinventarsi per far fronte alle limitazioni che stiamo affrontando.

Erasmus Plus è un progetto promosso dall’Unione Europea: prevede che una serie di scuole appartenenti a paesi diversi si impegnino insieme in un lavoro collettivo svolto su un tema comune e che durante l’intero percorso delegazioni di studenti si rechino in visita per una settimana nelle diverse scuole per condividere le proprie esperienze e quanto appreso.

«L’incontro finale avrebbe dovuto tenersi nella nostra scuola – spiega la professoressa Marcella Colombo – Avremmo dovuto ospitare le delegazioni degli altri paesi, ma improvvisamente la pandemia ha stoppato il progetto; finalmente siamo riusciti a concluderlo, seppur in maniera “virtuale”, e questa settimana è interamente dedicata agli incontri finali».

I ragazzi delle 6 scuole che hanno aderito all’iniziativa, la turca Mehmet Akif Ersoy Anatolian High School, il rumeno Liceul Tehnologic Economic “Virgil Madgearu”, la lettone Rigas 18 vakara (mainu) vidusskola, la bulgara “Stefan Tsanov” Vocational School of Agriculture, lo spagnolo Ies La Rosaleda e, ovviamente, l’italiano liceo Crespi, si ritroveranno grazie alla tecnologia in questi ultimi giorni di aprile per presentare i propri lavori in cui hanno sviluppato il tema «la dipendenza tecnologica negli adolescenti».

Gli argomenti trattati sono stati molti, partendo dalla vera e propria dipendenza dalla tecnologia che sempre più prende piede tra i giovani siano ad arrivare al cyberbullismo, non dimenticando gli acquisti compulsivi online.Tutte le scuole presenteranno i loro lavori che si uniranno per creare un vero e proprio magazine online di cui in questi giorni si sta studiando la copertina.

«Ogni scuola sta progettando la propria copertina ideale – prosegue la professoressa Colombo – e venerdì sarà annunciata la più votata dai partecipanti al progetto, che diventerà la cover ufficiale del magazine. I ragazzi sono molto felici di essere riusciti a concludere questo percorso prima della fine dei loro studi qui al Crespi, poiché si è trattato di un progetto che ha dato loro veramente molto».

Iniziato a dicembre 2018 quando i ragazzi erano al terzo anno il progetto avrebbe infatti dovuto concludersi prima della fine del quarto, dopo aver portato i diversi gruppi di alunni del Crespi a visitare i diversi paesi in cui hanno sede le scuole partecipanti. Un percorso, questo, che ha rappresentato una grande occasione di crescita per i ragazzi che hanno potuto essere ospiti anche di famiglie del luogo, che hanno permesso loro di toccare concretamente con mano le diverse abitudini di vita quotidiana.

«Ai nostri ragazzi questo scambio ha dato molto – conclude Marcella Colombo – e ha fatto capire loro come spesso da un paese all’altro vi siano differenze anche nel modo di fare scuola; alcuni ad esempio rimangono in aula sino al pomeriggio inoltrato, altri cambiano classe in base alla materia. Queste cose hanno incuriosito ed interessato molto i nostri giovani, che hanno apprezzato molto il fatto di essersi potuti confrontare con i coetanei che in altri paesi vivono esperienze diverse dalle loro».

Loretta Girola

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO AD AGOSTO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU