Do spazio a un "bel ricordo" dell'amico Gianfranco Trotti. Ricordo "piccino" ma simpatico, gaio e "garrulo" nel senso di festoso, giocoso, spumeggiante. Si intitola "quanti ann ghe pasà" (quanti anni sono trascorsi).
"Ma ragordu che da fioeu ghèa a turnu ul sbarlùtu
un umettu piscinèn cunt'in cò 'n capelèn
al rivèa cunt'ul cavàl e'l caretòn
pien da scui e spazetòn
da mulèti, batipàn, padelotti e cadreghitti
tuta roba pàa cà
e pà'i fioeuitti pissè brai al ghea su anca i balòn.
Al vusèa tantu forti
-a va portu i nuità dàa fèa da Milàn-
i bagniti, i sidèi ....anca chèi
poeu 'na grossa nuità , forti e resistenti
i cului cà ùi ù truei dumà da mèn.
Tanti ann ghe pasà
par rivivi chi tempi là
ghe 'l mercà dul giuedì
i masei lu san ben
al mercà ghe da fà ben.
Gianfranco Trotti
Cominciamo con la traduzione. Tranne "sbarlùtu" che ho mai sentito e che l'amico Trotti ....tradurrà di suo.
Per il resto, me la cavo. Eccoci dunque:
"Ricordo che da bambino c'era in giro un "ambulante" / un ometto piccolo con in testa un altrettanto piccolo cappello / arrivava col suo cavallo che tirava il carretto (dovrei scrivere carrettone, ma la traduzione mi sembra impropria, trattandosi di un carro comune) / colmo di scope (saggina), e spazzoloni / mollette (per fissare i panni stesi sulla corda), battipanni, pentole (di ogni genere) e seggiolini / e tutta roba per la casa / e per i ragazzini più buoni, (il viandante li considerava TUTTI buoni) aveva con sè anche i palloncini (quelli da gonfiare). / (l'uomo) gridava tanto forte (per avere le massaie attorno e per mostrare le novità) "vi porto le novità dalla Fiera di Milano / i bagnini (dove appunto si faceva il bagno in casa), i secchi....anche quelli (di foggia differente) / poi, una grossa novità / forti e resistenti , i colori (diversi) che trovate unicamente da me. / Tanti anni sono trascorsi / per rivivere quei tempi / oggi c'è il mercato (cittadino e rionale con le bancarelle con esposte le merci, ma pure capienti camioncini, dotati di tutto) del giovedì / ogni massaia (e non solo loro) sa bene/ che al mercato c'è da far bene (nel senso di prezzi modici, adeguati, con tanto di occasioni economiche alla portata di tutti.
La semplicità del "ricordo" ....possiamo chiamarlo poesia? fa pensare a un tempo lontano. Lo faccio leggere a Giuseppino che ....si commuove e comincia col ...."ma ragordu" (mi ricordo) ed io lo sto a sentire estasiato. Bravo Gianfranco, per avere commosso Giuseppino. Lui, non me lo dice, ma gli vedo il "magone" addosso e tanta commozione ....che "soffochiamo" in.... un bicchierino di ....Asperula.