Un pellegrinaggio, diluito e distanziato, un pellegrinaggio dell’era Covid. Nel rispetto di tutte le norme, ma con lo stesso moto nel cuore. Quello che spinge ad avvicinarsi alla chiesetta della Madonna del Veroncora a Busto Arsizio per una preghiera e poi a spostarsi nel grande campo all’aperto dove è stata celebrata la messa.
È avvenuta anche la benedizione dei trattori, quel rito che attirava tanto i bambini e pure gli adulti che ancora piccoli volevano sentirsi, respirare la campagna, i valori di tempi duri ma autentici. La tradizione della Pasquetta, è salva.
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Tutto questo è stato possibile, in forma ridotta, ma non meno intensa appunto grazie al lavoro silenzioso degli Amici della Madonna in Veroncora.
Durante l'omelia don Gaudenzio Santambrogio ha accostato all'incertezza dei nostri tempi e a questo attaccamento per la chiesetta e la Madonna il cammino delle donne verso il sepolcro da Gesù, «mosse dall'affetto, dall'amore per lui».
Alla messa erano presenti il sindaco Emanuele Antonelli e l'assessore Laura Rogora. Il primo cittadino ha voluto portare il saluto dell'intera amministrazione e porgere un grazie: «Agli Amici della Madonna in Veroncora, quelli che si impegnano per questo santuario. Vedete, diamo tutto per scontato, ma loro hanno sempre dato una grossa mano. Forza, l'anno prossimo ci saremo tutti a questa festa, i vaccini arrivano, me l'ha detto il generale Figliuolo nel centro di MalpensaFiere».
Poi la benedizione dei trattori e del mestiere faticoso e cruciale che è quello dell'agricoltore. Infine tutti via, non senza un'ultima preghiera alla Madonna nel piccolo e amatissimo santuario.