Legnano presenta il bilancio previsionale 2021-23, approvato in consiglio comunale: si parte con i sindacati.
È cominciata ieri la serie di incontri sul documento di programmazione alla città da parte dell’amministrazione comunale. «Governare con la comunità è anche questo –sottolinea il sindaco Lorenzo Radice: è proporre un’idea di città e presentarla ai portatori di interesse in un percorso di ascolto e programmazione partecipata. La presentazione di ieri ai sindacati, cui seguiranno nelle prossime settimane quelle alle altre associazioni di categoria e ai tanti soggetti del mondo del volontariato riguarda il previsionale che abbiamo appena approvato, ma negli incontri cominceremo anche a raccogliere suggerimenti e stimoli per cominciare al più presto a costruire insieme il prossimo».
A tenere l'incontro ieri è stato l'assessore alla Sostenibilità Alberto Garbarino: il bilancio previsionale è stato sintetizzato in una decina di slide: dal quadro di riferimento urbano, demografico ed economico in cui prende forma il documento di programmazione triennale per passare agli indirizzi guida, alle voci principali delle entrate e delle spese (correnti e di investimento), i tributi e le tariffe e illustrare, infine, l’idea di città sociale e del suo sviluppo.
«Ci siamo insediati nella seconda metà di ottobre e per stendere questo previsionale abbiamo dovuto sottostare a ritmi serratissimi di lavoro – ricorda Garbarino. Quest’anno, invece, siamo nelle condizioni di operare con le normali tempistiche e possiamo avviare prima gli incontri con i tanti attori di Legnano con cui vogliamo confrontare la nostra visione di città».
L’incontro di mercoledì mattina con i rappresentanti del territorio di Cgil, Cisl e Uil ha visto anche un focus sulle politiche sociali, illustrate dall’assessore al Benessere e Sicurezza sociale Anna Pavan. «Questo è un momento di partenza –spiega Pavan; la pandemia ha acutizzato delle tendenze che erano latenti. Nelle politiche sociali, oggi più che mai, serve flessibilità, serve capire come evolve la realtà rifuggendo la tendenza a proporre soluzioni stereotipate. Un servizio, per essere tale, deve rispondere a dei bisogni e i bisogni devono essere letti correttamente. E la nostra amministrazione, per far questo, vuole chiedere il contributo di tutti».