Salute - 25 marzo 2021, 16:02

Cgil, Cisl e Uil Varese incontrano Prefetto e Ats: «Preoccupazioni sulla campagna vaccinale»

I tre segretari generali si dicono «preoccupati per il sistema di convocazione dei cittadini per la vaccinazione, giudichiamo gravemente la situazione di quegli anziani, che pur autosufficienti, non sono in grado di spostarsi autonomamente nei centri vaccinali»

Cgil, Cisl e Uil Varese incontrano Prefetto e Ats: «Preoccupazioni sulla campagna vaccinale»

 

Si è svolto ieri, 24 marzo, l’incontro richiesto da Cgil, Cisl e Uil di Varese al Prefetto Dario Caputo, alla presenza di ATS Insubria. Alla base delle richieste dei sindacati confederali la necessità di essere aggiornati sulla pandemia in provincia e sui vaccini, ma anche di discutere la delibera di Regione Lombardia sulla vaccinazione nelle aziende.

«Ats Insubria ha sottolineato come la terza ondata sta iniziando a raggiungere il cosiddetto picco, e ora si appresta ad una lenta discesa - riferiscono in una nota i tre segretari generali Stefania Filetti (Cgil), Daniele Magon (Cisl dei Laghi) e Antonio Massafra (Uil) - altro dato uscito nell’incontro il numero dei tamponi effettuati in provincia: circa 2000 al giorno, mentre i positivi per 100 mila abitanti sembrerebbero 311. Con Asst Sette Laghi si monitorano le diverse varianti del Covid 19».

Informazioni importanti, che CGIL CISL e UIL di Varese hanno sollecitato e ottenuto nel corso dell’incontro con il Prefetto.  Ma restano forti preoccupazioni sottolineate dai sindacati. «Siamo preoccupati per il sistema di convocazione dei cittadini per la vaccinazione – dichiarano al termine dell’incontro Cgil, Cisl e Uil - e per l’inefficienza dimostrata da ARIA. Giudichiamo davvero grave la situazione di quegli anziani che, pur “autosufficienti”, non sono in grado di spostarsi autonomamente nei centri vaccinali, non potendo essere vaccinati a domicilio dal medico di base. Urgente – continuano i segretari generali – coinvolgere le associazioni di volontariato per accompagnare le persone con una regia attiva dei Comuni». 

Altro fronte su cui i sindacati hanno espresso forte preoccupazione quello della delibera di Regione Lombardia: «una situazione critica: se da una parte, in un situazione di ampio approvvigionamento di vaccini, potrebbe aumentare le persone vaccinate, dall’altra, in caso del perdurare delle scarsità rispetto al fabbisogno, potrebbe indurre elementi di forte discriminazioni tra lavoratori, familiari e altri soggetti». Dai sindacati è poi giunta la richiesta pressante di accelerare la vaccinazione degli anziani over 80, delle persone con fragilità e delle categorie prioritarie. A Cgil, Cisl e Uil è stato comunicato da Ats Insubria come la vaccinazione di operatori sanitari e ospiti delle strutture sanitarie delle residenze di lunga degenza sia di fatto conclusa. Ora è il momento della vaccinazione delle realtà socio assistenziali come RSD, CDD e attività ambulatoriali, ed è in corso anche la vaccinazione degli over 80, mentre si sta realizzando una somministrazione a domicilio da parte del medico di medicina generale per le persone over 80 che non sono in grado di spostarsi. Sono poi vaccinati insegnanti forze dell’ordine, protezione civile, fragili vulnerabili con patologie acute. Secondo le previsioni, la campagna vaccinale dovrebbe concludersi entro fine estate.

Dichiarazione sulle quali le organizzazioni sindacali mantengono alcuni dubbi. Cgil, Cisl e Uil ringraziando la disponibilità da parte del Prefetto nel convocare la riunione, hanno chiesto ad ATS l’invio di report aggiornati su base distrettuale e Comunale sul numero delle persone vaccinate per classe di età. Come confermato nel corso della riunione, nel prossimo incontro con la Direzione Generale dell’ATS Insubria verrà ulteriormente approfondito il tema sulla campagna vaccinale massiva. Resta infatti la forte preoccupazione in merito al reclutamento sia delle dosi di vaccino sia del personale sanitario necessario.  

 

Redazione

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